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Sospetti di cittadinanza ottenuta con false residenze: 6 arresti nel Napoletano

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Sospetti di cittadinanza ottenuta con false residenze: 6 arresti nel Napoletano

**Arrestati sei membri di un’organizzazione che rilasciava falsi certificati di residenza**

Un colpo di mano della Polizia Metropolitana di Napoli ha portato all’arresto di sei persone coinvolte in un’organizzazione che rilasciava falsi certificati di residenza. Tra gli arrestati figurano anche quattro dipendenti del Comune di Villaricca. I beneficiari di queste false certificazioni di residenza erano principalmente calciatori, imprenditori e personaggi del mondo dello spettacolo, tutti di nazionalità brasiliana.

**Fermati grazie alle indagini della Polizia Metropolitana di Napoli**

L’operazione è stata frutto di un’attenta attività di monitoraggio del Comune di Villaricca da parte della Polizia Metropolitana di Napoli. Le indagini hanno utilizzato servizi di osservazione, pedinamento, intercettazioni telefoniche e ambientali. Questa mattina, gli agenti hanno eseguito perquisizioni a carico dei sei indagati, durante le quali è stato rinvenuto un ingente ammontare di denaro contante, pari a 100mila euro, presso l’abitazione di uno dei dipendenti del Comune di Villaricca.

**Un sistema criminale per ottenere la cittadinanza italiana illegalmente**

L’organizzazione smantellata operava rilasciando falsi certificati di residenza in cambio di denaro, prestazioni sessuali o regali, a favore di individui brasiliani desiderosi di ottenere la cittadinanza italiana. Questi certificati venivano poi utilizzati per richiedere la cittadinanza italiana e avere così la possibilità di circolare liberamente in Europa. Secondo la Procura di Napoli Nord, i capi dell’organizzazione, un uomo e una donna brasiliani, sono stati destinati al carcere, mentre i dipendenti del Comune di Villaricca sono stati posti ai domiciliari.

**Le parole della comandante Lucia Rea sulla vicenda**

Lucia Rea, comandante della Polizia Metropolitana di Napoli, ha commentato l’operazione dichiarando a Fanpage.it: “Un disegno criminoso finalizzato a rendere possibile falsa cittadinanza prevalentemente a uomini d’affari e di spettacolo brasiliani, mai recatosi a Villaricca, che per ragioni ancora sotto attività investigativa avevano interesse ad ottenere residenza e cittadinanza fasulle. Un sistema reso possibile soprattutto grazie alla deplorevole corruzione di pubblici ufficiali, tra cui vigili urbani”.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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