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Ritrovati disegni di gladiatori e cacciatori a Pompei realizzati da bambini romani

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Ritrovati disegni di gladiatori e cacciatori a Pompei realizzati da bambini romani

Scoperti nuovi tesori dell’antica Pompei

Recentemente sono emersi nuovi tesori dagli scavi dell’antica Pompei, svelando importanti reperti che sono stati analizzati e interpretati nelle pubblicazioni del Parco Archeologico.

Uno dei ritrovamenti più significativi riguarda i disegni di gladiatori e cacciatori realizzati da bambini dell’Antica Roma con il carboncino sui muri. Questa eccezionale scoperta è stata raccontata anche da Pompei Le Meraviglia di Alberto Angela su Rai Uno, emozionando migliaia di spettatori. I disegni sono stati individuati in un cortile di servizio della casa del Cenacolo colonnato su via dell’Abbondanza a Pompei.

Secondo quanto riportato nel documento ufficiale, questi disegni contribuiscono a una migliore comprensione dell’infanzia durante l’epoca dell’Antica Roma. Gli autori del testo sottolineano come, nonostante l’esposizione a forme estreme di violenza, incluso tra i bambini più piccoli, fosse una pratica comune anche all’epoca, con possibili implicazioni sullo sviluppo psicologico e mentale dei bambini pompeiani.

Uno dei nuovi affreschi ritrovati a Pompei

I ritrovamenti nell’Insula dei Casti amanti

Nell’insula dei Casti Amanti, dove sono stati effettuati i ritrovamenti nel contesto di un progetto di restauro e accessibilità, il Parco Archeologico di Pompei sta conducendo una ricerca interdisciplinare per valorizzare le nuove scoperte.

Oltre ai disegni dei bambini, oggetto di studio in collaborazione con il dipartimento di neuropsichiatria infantile dell’Università Federico II di Napoli, sono stati rinvenuti i resti di due vittime, una donna e un uomo, sepolti dai lapilli del Vesuvio davanti al portone chiuso della casa dei Pittori al lavoro.

Immagine

All’interno della casa è stata scoperta una piccola camera adibita a studiolo, decorata con scene mitologiche e un affresco raffigurante un piccolo bambino incappucciato, ipoteticamente un figlio defunto dei proprietari.

Le nuove aree aperte al pubblico da oggi

A partire dal 28 maggio 2024, il cantiere archeologico di Pompei sarà accessibile al pubblico tutti i giorni dalle ore 10:30 alle 18:00. Il percorso di visita, completamente accessibile, si inserisce nell’itinerario “Pompei per Tutti” e include un elevatore per consentire ai diversamente abili di accedere alle passerelle sospese.

Il disegno di una manina di un bimbo dell'antica Pompei

Questa iniziativa permetterà ai visitatori di ammirare Pompei da una prospettiva unica, consentendo una visione innovativa dell’intera area. L’accesso sarà contingentato per garantire la sicurezza e l’ottimale fruizione del percorso, tenendo conto delle attività archeologiche in corso.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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