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Evacuazione di Napoli: 350mila persone coinvolte, la metà sarà trasferita altrove in caso di eruzione dei Campi Flegrei

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Evacuazione di Napoli: 350mila persone coinvolte, la metà sarà trasferita altrove in caso di eruzione dei Campi Flegrei

Evacuazione di Napoli in caso di eruzione vulcanica

Il piano di evacuazione della città di Napoli in caso di eruzione ai Campi Flegrei prevede l’attivazione di un sistema diverso da quello per il rischio di bradisismo. Attualmente, non ci sono rischi di eruzione, ma è importante essere preparati in caso di emergenza.

Il piano di evacuazione riguarda specificamente l’eruzione vulcanica, un caso estremo che al momento non rientra negli scenari di rischio attuali. È importante seguire le indicazioni e avere un iter di evacuazione ben definito per garantire la sicurezza di tutti.

I numeri del piano evacuazione Campi Flegrei

Nel caso di un’eventuale evacuazione per il rischio vulcanico, a Napoli dovrebbero essere coinvolti 286.000 cittadini distribuiti in 11 quartieri. Saranno disponibili 29 linee bus dell’Anm, con 500 autisti pronti per assistere nell’esodo. Inoltre, sono previsti trasferimenti nelle regioni gemellate per 143.000 persone e circa 200.000 individui dovranno provvedere autonomamente al proprio allontanamento. Il Comune di Napoli ha predisposto anche un contributo di sistemazione per chi opta per la seconda casa durante l’emergenza.

Pasquale Di Pace, responsabile della Protezione Civile del Comune di Napoli, ha illustrato i dettagli del piano durante una commissione del 27 maggio 2024.


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È fondamentale pianificare e collaudare il piano di evacuazione, anche se al momento non c’è alcun rischio eruzione come confermato dall’assessore comunale alla Protezione Civile, Edoardo Cosenza. La situazione attuale mostra un livello di allerta giallo per il rischio vulcanico, che è invariato dal 2012.

Nei casi di emergenza, i cittadini avranno 72 ore di preavviso per l’allontanamento. Il piano di evacuazione inizierà 48 ore prima dell’emergenza, e le successive 12 ore saranno dedicate alla gestione del traffico e delle code.

Tempi di allontanamento in caso di eruzione vulcanica

Per quanto riguarda il rischio bradisismico, la Protezione Civile di Napoli sta effettuando analisi strutturali per valutare la vulnerabilità degli edifici sia pubblici che privati. È stata attivata anche una pianificazione delle comunicazioni e la pubblicazione di un’app regionale in conformità con le disposizioni di legge.

Il Comune di Napoli ha predisposto interventi per potenziare le vie di fuga e migliorare le infrastrutture per gestire al meglio un eventuale rischio bradisismico. Sono in corso studi e analisi per valutare la vulnerabilità degli edifici e delle reti idriche.

Inoltre, sono previsti investimenti per il potenziamento delle infrastrutture viarie nel caso di emergenza, con progetti per un totale di 1.287 milioni di euro. Per gestire il rischio bradisismico, sono previsti 31 nuovi assunti nel settore della Protezione Civile per un periodo di due anni.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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