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La storia di Elio Tronco: cieco per il diabete, mai curato.

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La storia di Elio Tronco: cieco per il diabete, mai curato.

La campagna del Monaldi e di APMO: “Diabete, teniamolo d’occhio”

L’ospedale Monaldi di Napoli insieme all’associazione APMO hanno lanciato una campagna di sensibilizzazione e prevenzione sulle retinopatie diabetiche. Questa iniziativa mira a informare e educare le persone affette da diabete sull’importanza di sottoporsi regolarmente a controlli oculistici per prevenire gravi danni alla vista.

Una toccante testimonianza è quella di Elio Tronco, 74 anni, che ha perso completamente la vista in un occhio e vede solo al 15% con l’altro. La sua storia rappresenta i rischi a cui sono esposti i 460mila pazienti campani affetti da retinopatia diabetica. Grazie alla collaborazione tra l’ospedale Monaldi e l’Associazione Pazienti Malattie Oculari (APMO), si sta cercando di sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione.

Elio Tronco ha raccontato la sua esperienza, dichiarando di non essersi curato adeguatamente e di aver perso la vista a causa di una gestione errata del diabete. L’uomo sottolinea l’importanza di una dieta equilibrata e di controlli regolari per evitare complicanze legate alla malattia.

La prevenzione della retinopatia diabetica

Ada Maffettone, internista con specializzazione in diabetologia presso l’Ospedale Monaldi, spiega che il diabete è in costante aumento in Europa e rappresenta la quarta causa di morte. Le complicanze legate alla malattia possono provocare danni importanti a livello neurologico, renale, cardio-cerebrovascolare e oculare. La retinopatia diabetica è una delle complicanze più diffuse e può portare alla cecità se non diagnosticata e trattata precocemente.

Gianluigi Manzi, medico del servizio Retina dell’Unità Operativa Complessa di Oculistica del Monaldi, evidenzia che il 30% della popolazione diabetica sviluppa complicanze oculari, ma spesso i sintomi compaiono in fasi avanzate della malattia. Per questo motivo, è fondamentale sottoporsi a controlli regolari per individuare tempestivamente eventuali segni di retinopatia diabetica.

Francesco Calabrò, direttore della UOC Oculistica del Monaldi, sottolinea l’importanza di una diagnosi precoce e di un buon controllo del diabete per evitare gravi danni alla vista. Attraverso metodologie diagnostiche all’avanguardia e trattamenti specifici, è possibile gestire la retinopatia diabetica e preservare la vista.

Michele Allamprese, direttore esecutivo dell’Associazione Pazienti Malattie Oculari, evidenzia la necessità di informare i pazienti diabetici sui rischi legati alla retinopatia diabetica e sull’importanza della prevenzione. Campagne di sensibilizzazione come quella avviata dall’ospedale Monaldi e da APMO sono fondamentali per diffondere consapevolezza sulla malattia e promuovere controlli regolari della vista.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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