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L’acquedotto Abc Napoli diventa Spa: dimissioni della presidente e proteste dei comitati.

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L’acquedotto Abc Napoli diventa Spa: dimissioni della presidente e proteste dei comitati.

Le modifiche all’Abc Napoli: cosa cambia

L’Abc Napoli, l’azienda speciale dell’acqua pubblica che gestisce acquedotto e fognature, ha recentemente approvato un cambiamento significativo nello statuto. Nel nuovo Consiglio di Amministrazione saranno esclusi i rappresentanti dei comitati ambientalisti, che in precedenza avevano due seggi garantiti. Inoltre, è stata introdotta la possibilità di percepire indennità per gli incarichi, che fino a questo momento erano a titolo gratuito. Tuttavia, nonostante la normativa nazionale preveda la possibilità di trasformare l’Abc in una società per azioni (SPA) a partire dal 2027, l’amministrazione Manfredi ha sottolineato che non è nelle intenzioni privatizzare l’azienda.

Alessandra Sardu, presidente dell’Abc

La reazione dei comitati ambientalisti

Questa modifica allo statuto ha scatenato la reazione dei comitati ambientalisti, che si sono riuniti in segno di protesta. Padre Alex Zanotelli, noto per essere un difensore dell’acqua pubblica, ha addirittura deciso di incatenarsi a un albero per manifestare il proprio dissenso. La consigliera regionale Marì Muscarà si è unita alla protesta, evidenziando l’importanza della partecipazione della società civile nelle decisioni riguardanti l’acqua pubblica.

Mentre la situazione si complica ulteriormente con una serie di dimissioni inaspettate, tra cui quella della presidente Alessandra Sardu. Questo evento potrebbe avere ripercussioni significative sull’azienda e sulle prossime decisioni che verranno prese.


Francesco Borrelli se la prende col parcheggiatore, ma era un autore che stava girando un video satirico

Le dimissioni “con effetto immediato e irrevocabile” sono state presentate in occasione dell’ultima seduta del triennio di mandato del CdA di ABC, nella quale è stato approvato anche il nuovo piano di fabbisogno del personale. Le dimissioni sono state comunicate al Cda di Abc e ai vertici del Comune di Napoli.

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La critica dei sindacati e la situazione tesa

La decisione di modificare lo statuto dell’Abc Napoli ha generato una forte critica da parte dei sindacati Cgil e Filctem Napoli e Campania. Secondo loro, la mancanza di dialogo e confronto con le associazioni e i sindacati potrebbe mettere a rischio il modello societario unico su cui è basata l’azienda, considerata un punto di riferimento a livello nazionale.

I sindacati esprimono preoccupazione per le conseguenze di queste modifiche e chiedono un confronto trasparente, che tenga conto delle esigenze dei cittadini napoletani. La tensione tra le varie parti coinvolte è evidente, con una serie di dimissioni che minacciano di destabilizzare ulteriormente la situazione.

Il vicepresidente di Abc Napoli, Domenico Aiello, ha abbandonato la seduta del Cda in segno di protesta contro le modifiche allo statuto, sottolineando l’importanza del lavoro svolto sinora a titolo gratuito e con spirito di servizio per la città. La situazione, dunque, si fa sempre più tesa e richiede un urgente confronto per evitare conseguenze negative per l’azienda e per la città.

Le dichiarazioni del Pd e la rassicurazione sulla natura pubblica dell’acqua

Il Partito Democratico, rappresentato da Gennaro Acampora, rassicura sulla natura pubblica dell’acqua a Napoli e sottolinea l’importanza di garantire un’azienda solida e efficiente. Le modifiche allo statuto, secondo Acampora, rispondono alla necessità di migliorare l’azienda e di investire adeguatamente nelle infrastrutture e nel personale.

Il coinvolgimento dei comitati e l’efficacia degli investimenti saranno oggetto di attenta vigilanza da parte del Partito Democratico, che si impegna a garantire un servizio idrico sempre più efficiente e sicuro per i cittadini. La gestione delle fognature è citata come una delle priorità da affrontare, oltre al completamento del ciclo integrato delle acque, segnalando la complessità della situazione e la necessità di un approccio oculato e condiviso.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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