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Restyling Lungomare Napoli, cantiere prorogato fino giugno 2025: ultime novità e sviluppi futuri

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Restyling Lungomare Napoli, cantiere prorogato fino giugno 2025: ultime novità e sviluppi futuri

Piano di viabilità nel quartiere di Napoli

Il cantiere per i lavori sul Lungomare di Napoli, nello specifico nella zona di via Nazario Sauro, via Raffaele De Cesare e via Generale Orsini, è stato prorogato di un anno. L’obiettivo è rifare via Partenope e via Nazario Sauro con marciapiedi più larghi sul lato degli hotel e dei ristoranti. Il quartier generale degli uffici è stato posizionato in via Raffaele De Cesare. I lavori di riqualificazione ciclo-pedonale del Lungomare sono iniziati a gennaio con la prima fase dedicata al rifacimento delle fognature. Questi lavori sono stati prorogati fino al 12 giugno 2025, e una volta completati si procederà con la ripavimentazione stradale.

La sospensione dei lavori e la ripresa

I lavori si erano fermati lo scorso marzo a seguito della richiesta della Soprintendenza ai Beni Culturali di Napoli al Comune per assistenza archeologica durante le attività. Tuttavia, il cantiere ha ripreso regolarmente le operazioni. La proroga è stata decisa durante l’ultima conferenza dei servizi, dove è stato esteso il divieto di transito veicolare in via Raffaele De Cesare e istituito il doppio senso di marcia in alcune tratte.

Altri cantieri interessati dalla decisione

Durante la stessa conferenza, sono stati approvati anche altri cantieri che coinvolgeranno le strade limitrofe. Tra questi, ci sono i lavori di scavo per la posa in opera di una condotta di gas metano e la sostituzione di un tronco di linea MT in varie zone della città, con programmazioni dettagliate riguardanti le date e gli orari di intervento.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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Detenuto aggredisce due ispettori tentando di strangolarli nel carcere di Poggioreale: “Necessario un provvedimento esemplare”

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Detenuto aggredisce due ispettori tentando di strangolarli nel carcere di Poggioreale: “Necessario un provvedimento esemplare”

I sindacati esprimono massima solidarietà al personale coinvolto

Venerdì 23 agosto, un detenuto albanese 40enne ha aggredito due ispettori della polizia penitenziaria nel carcere di Napoli Poggioreale. Prima ha cercato di strangolarli, poi ha tentato di colpirli con un punteruolo artigianale ricavato da una forchetta di plastica.

Il Sovraffollamento del Poggioreale

Quello del 23 agosto è solo l’ultimo episodio violento in una delle carceri più affollate d’Europa. Attualmente, i detenuti sono oltre 2.000, ben al di sopra della capacità prevista di 1.600 posti. Soltanto due giorni fa, un detenuto italiano ha incendiato il materasso della sua cella dopo che una visita programmata è stata annullata. Secondo Tiziana Guacci del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, l’uomo ha cambiato idea, ma non era più possibile modificare la decisione.

In merito all’aggressione del 23 agosto, Tommaso De Lia e Luigi Castaldo del Con.si.pe Campania hanno chiesto provvedimenti severi e concreti. “Questi episodi gravissimi devono indurci ad adottare misure serie e concrete,” ha dichiarato De Lia, “da tempo chiediamo che i detenuti extracomunitari siano espulsi definitivamente dal nostro Paese”.

Castaldo esprime piena solidarietà al personale aggredito e sottolinea l’importanza di un pronto intervento legislativo per gestire il fenomeno delle aggressioni. “È necessario lanciare un messaggio chiaro e concreto a chi si rende autore di tali violenze”, afferma Castaldo, chiedendo “provvedimenti esemplari e deterrenti che fungano da monito”.

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Circumvesuviana, avaria a un treno: viaggiatori obbligati a proseguire a piedi

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Circumvesuviana, avaria a un treno: viaggiatori obbligati a proseguire a piedi

Nel tardo pomeriggio del 23 agosto, un treno della Circumvesuviana diretto a Sarno ha subito un’avaria tra le stazioni di San Giovanni e Barra, costringendo i passeggeri a scendere e raggiungere a piedi la banchina più vicina.

Un treno della linea Circumvesuviana è andato in avaria nel tardo pomeriggio di ieri, causando notevoli disagi alla circolazione ferroviaria cittadina. Partito da Napoli, il convoglio ha iniziato a manifestare problemi pochi minuti dopo la partenza, fermandosi tra le stazioni di San Giovanni e Barra. Secondo alcuni testimoni, il macchinista ha tentato senza successo di riportare il treno alla banchina di San Giovanni, costringendo i passeggeri a proseguire a piedi sui binari.

La Dinamica dell’Incidente

Il guasto ha coinvolto un treno della linea Napoli-Sarno, partito dalla stazione di Napoli e diretto a Sarno. Una ragazza presente a bordo ha raccontato al quotidiano La Repubblica di aver visto del fumo entrare dai finestrini. Non riuscendo a riportare il treno alla banchina di San Giovanni, il macchinista ha aperto le porte scorrevoli, consentendo ai passeggeri di scendere in sicurezza.

Uno dei passeggeri, un giovane, è stato visto imbracciare un estintore e tentare di spegnere un principio di incendio che si stava sviluppando lungo i binari. Intorno alle 19:40, i viaggiatori hanno continuato il loro percorso a piedi fino alla stazione di San Giovanni.

Disagi e Conseguenze

L’avaria del treno diretto a Sarno ha provocato una serie di disagi su tutta la linea ferroviaria cittadina, protrattisi fino a tarda serata. Come riportato da alcuni viaggiatori tramite post su Facebook, i treni partiti da Napoli e diretti verso le stesse stazioni del convoglio in avaria hanno subito ritardi superiori all’ora. La corsa per Torre Annunziata è stata cancellata a metà percorso, mentre il treno in direzione opposta è stato cancellato del tutto.

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