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Ironia dei fidanzati al concerto di Ultimo: “Non mi piace, sono qui per lei”

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Ironia dei fidanzati al concerto di Ultimo: “Non mi piace, sono qui per lei”

Fidanzati di fan di Ultimo: ironia e supporto durante i concerti a Napoli

Ultimo ha fatto il pieno di supporter nei due concerti allo stadio Maradona di Napoli l’8 e 9 giugno. Tra chi ha assistito al concerto, però, non ci sono solo i fan: ci sono anche i fidanzati delle sue ammiratrici, che hanno dato sfogo alla loro ironia, pur supportando le compagne.

Un concerto è un momento ideale da condividere, anche in gruppo con gli amici, certo, ma soprattutto in coppia con il o la partner. Lo sanno bene i fan di Ultimo, o sarebbe meglio dire che lo sanno bene i fidanzati delle fan di Ultimo, che nell’assistere al concerto del cantautore romano a Napoli – due date allo stadio Maradona appena lasciate alle spalle, l’8 e il 9 giugno – hanno dato sfoggio a tutta la lori ironia; pur supportando le proprie fidanzate, infatti, non hanno perso l’occasione per rimarcare che loro si trovavano lì, appunto, in qualità di accompagnatori.

Più di una immagine, scattata proprio al Maradona tra sabato e domenica, e poi pubblicata sui social network, ritrae infatti alcuni ragazzi che indossano magliette ironiche e alquanto esplicative circa la loro presenza al concerto di Ultimo. Molto romantico il primo messaggio, stampato su una maglietta bianca: “Non amo Ultimo, ma amo vederla felice” è la dichiarazione d’amore di un ragazzo alla sua dolce metà. Decisamente più colorita la frase che, in dialetto, un altro ragazzo si è fatto stampare sulla maglia: “Non amo Ultimo, ma la mia fidanzata m’abboff ‘e p**l” a rimarcare, con ironia, come sia stato in qualche modo costretto a partecipare al concerto.

La proposta di matrimonio durante il concerto a Napoli

A proposito di romanticismo e momento ideale da condividere con il o la partner, proprio durante il concerto di Ultimo allo stadio Maradona, quello andato in scena sabato 8 giugno. A metà dell’esibizione, il cantautore romano ha notato una certa fibrillazione tra il pubblico e si è subito reso conto di cosa stesse accadendo: era in corso una proposta di matrimonio. Ultimo ha allora invitato i due innamorati a salire sul palco, dove lui ha potuto completare la proposta a lei davanti alla folla, in visibilio.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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