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Ricerca di Leonardo Franco, napoletano scomparso in Messico da 8 mesi, inizia ufficialmente oggi.

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Ricerca di Leonardo Franco, napoletano scomparso in Messico da 8 mesi, inizia ufficialmente oggi.

Ricerche di Leonardo Franco avviate in Messico

Oggi, lunedì 17 giugno, prendono ufficialmente il via le ricerche di Leonardo Franco, un napoletano di 43 anni scomparso in Messico da otto mesi. Leonardo, conosciuto come Nardo, originario di via Foria a Napoli, è sparito il primo ottobre 2023 e da allora non si hanno più notizie su di lui.

La Commissione nazionale messicana per la ricerca delle persone scomparse ha attivato il protocollo per individuare il napoletano di 43 anni. Le ricerche saranno coordinate da Manisco World, un’associazione presieduta dall’avvocato Luigi Ferrandino, che assiste la famiglia. Anche il padre di Leonardo, Antonio Franco, è giunto in Messico per partecipare alle operazioni di ricerca, che coinvolgeranno personale specializzato e forze dell’ordine locali. Un team di 16 uomini armati fornirà scorta durante le ricerche, autorizzata dal sottosegretario alla sicurezza Cabeza de Vaca.

“Questa operazione di intelligence è unica nella storia degli italiani scomparsi, e speriamo di poter ritrovare presto Nardo. Il nostro team è impegnato al massimo per portare a casa il nostro conterraneo,” ha dichiarato l’avvocato Ferrandino.


Antonio De Luca ritrovato dopo 5 giorni. Era scomparso da Ischia ed era stato ritrovato solo il suo cane a Napoli

Cronologia della scomparsa di Leonardo Franco

Leonardo Franco, un venditore ambulante nella zona di Leon, nello stato di Guanajuato, è scomparso il primo ottobre 2023. Tutto è iniziato con una telefonata sospetta ricevuta dal padre di Leonardo da parte di un amico preoccupato. Da quel momento, Nardo è sparito nel nulla. Un amico ha suggerito alla famiglia che il 43enne potesse essere stato rapito, e successivamente la moglie di quest’amico ha inviato un video che mostrava una valigia con gli effetti personali di Leonardo trovata in un hotel a Leon.

Nel mese di novembre, Ferrandino ha rivelato che l’auto di Leonardo era stata ritrovata a circa un’ora di distanza da Leon e che era stata ricevuta una richiesta di riscatto per liberare il napoletano. La situazione resta ancora piena di incertezze, ma la famiglia e le autorità stanno facendo tutto il possibile per scoprire cosa sia successo a Nardo.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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