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Candidato sindaco di Torre Annunziata: frasi omofobe difese come “goliardiche”

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Candidato sindaco di Torre Annunziata: frasi omofobe difese come “goliardiche”

Carmine Alfano replica alle accuse di omofobia a Torre Annunziata

Carmine Alfano ha deciso di difendersi attraverso un video pubblicato sul profilo “Forza Italia Torre Annunziata”, in risposta agli audio diffusi da “L’Espresso”.

Un frame del video in cui Carmine Alfano replica alle accuse

Le dichiarazioni contestate

Secondo quanto riportato, si tratterebbe di frasi pronunciate da Alfano in un “contesto di estrema goliardia”, senza l’intenzione di offendere. Tra queste, si segnalano concetti omofobi come “sono tutti quanti ricchioni e vogliono tutti posti importanti” e “tutti quanti là dentro nel forno crematorio a Cava de’ Tirreni e abbiamo risolto il problema“.

Nel comune di Torre Annunziata si terrà il ballottaggio il 23 e 24 giugno, dove Alfano ha ottenuto il 33% delle preferenze al primo turno, mentre il suo avversario Corrado Cuccurullo ha ottenuto il 41,33%, sostenuto da diverse liste civiche.

Le registrazioni sono state effettuate dagli studenti della Scuola di specializzazione in Chirurgia Plastica dell’Università di Salerno, istituto di cui Alfano è direttore, e fanno parte di un “dossier” che denuncia un clima vessatorio caratterizzato da insulti e minacce.


Torre Annunziata, bufera per frasi omofobe su Carmine Alfano, candidato sindaco del centrodestra

La replica di Carmine Alfano

Nel video pubblicato, Alfano esprime il suo rispetto e riconoscimento per ogni forma di libertà ideologica e identitaria. Sottolinea la sua fede nella libera espressione del sé e la condanna di ogni discriminazione basata sull’orientamento sessuale. Sottolinea di non aver mai giudicato una persona in base al suo orientamento sessuale.

Riguardo alle frasi contestate da “L’Espresso”, Alfano afferma di averle pronunciate in un contesto di estrema goliardia, con un significato sarcastico e paradossale, senza l’intenzione di offendere nessuno. Sottolinea che la diffusione di tali frasi a pochi giorni dalle elezioni ha lo scopo di mettere in cattiva luce la sua persona come individuo, professionista e futuro sindaco. Infine, enfatizza che le liste della sua coalizione sono aperte a tutte le identità, libertà ed espressioni.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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