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Campi Flegrei: solo 250 su 30mila alla formazione, ma c’è ancora tempo per iscriversi
## Partecipazione alle esercitazioni antisismiche nei Campi Flegrei
Meno dell’1% dei residenti si è iscritto alle esercitazioni antisismiche previste per il 26 giugno nella zona dei Campi Flegrei, ma c’è ancora tempo per aderire fino a domenica 23 alle ore 18.
## Pochi aderenti alle esercitazioni
Circa 250 abitanti della “zona di intervento ristretta” dei Campi Flegrei hanno deciso di partecipare alle prove di evacuazione, su una popolazione totale di 33.653 persone. Questo corrisponde a meno dell’1% degli abitanti dell’area che comprende i comuni di Pozzuoli, Bacoli e parte di Napoli.
## Riapertura dei termini per le domande
Le domande per le esercitazioni previste originariamente per il 31 maggio e poi rinviata a causa di un terremoto, sono state riaperte. I comuni interessati hanno esteso il termine per aderire fino a domenica 23 giugno 2024 alle ore 18.
## Bassa partecipazione determinata da varie cause
La scarsa adesione potrebbe essere dovuta al contesto post-sisma di Pozzuoli e alla situazione abitativa precaria. Inoltre, le condizioni meteorologiche, con l’arrivo di ondate di calore, potrebbero aver influenzato la partecipazione degli anziani residenti. Con la situazione più stabile, è attesa una maggiore concentrazione sulle esercitazioni.
Per ulteriori informazioni sulle esercitazioni e come partecipare alle prove di evacuazione, si può consultare il link [qui](https://www.comune.napoli.it/exe_bradisismo).
## Impegno delle autorità per la sicurezza
Il Governo Meloni e la Protezione Civile nazionale hanno lavorato per sensibilizzare la popolazione sui rischi legati al bradisismo nei Campi Flegrei. Sono previste risorse e procedure di emergenza, e si attesa un secondo decreto che includerà fondi per la manutenzione delle abitazioni.
Autorità locali e nazionali hanno organizzato incontri pubblici per fornire informazioni e rispondere ai dubbi dei cittadini sulla sicurezza nella zona dei Campi Flegrei.
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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui
Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.
Dettagli sull’omicidio
Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.
Ipotesi sulla dinamica del delitto
Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.
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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano
Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.
Dettagli dell’incidente
Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.
Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.
Interventi d’emergenza
Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.
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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia
Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.
Confessione del Reoconfesso
Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.
I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.
Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni
Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.
Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.
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