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Vergognoso episodio: ragazza fa pipì in strada e amica insulta residenti su via Mezzocannone.

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Vergognoso episodio: ragazza fa pipì in strada e amica insulta residenti su via Mezzocannone.

Proteste e degrado nel centro storico di Napoli

Le proteste dei residenti affacciati ai balconi hanno trovato una risposta in gesti volgari da parte di una ragazza che ha fatto i bisogni in un vicolo di via Mezzocannone. La scena, ripresa in un video e resa pubblica, ha suscitato indignazione tra i residenti, anche bambini, che hanno assistito allo scempio. La complice della ragazza ha risposto alle rimostranze alzando il dito medio, alimentando così il clima di degrado che si respira nella zona.

Il centro storico di Napoli, zona universitaria frequentata da giovani per la movida grazie alla presenza di bar e locali notturni, è stato teatro di questa spiacevole situazione. Gli abitanti sono costretti a convivere quotidianamente con episodi simili, che gettano ombre sul prestigio della città, tutelata dall’Unesco. La mancanza di servizi igienici adeguati nei locali contribuisce a creare un clima di degrado e insicurezza per i residenti e i numerosi visitatori della zona.

Le richieste dei Comitati per la Vivibilità

Il Comitato Vivibilità Cittadina di Napoli ha preso posizione sull’accaduto, attraverso le parole dell’avvocato Gennaro Esposito, consigliere comunale di maggioranza e presidente del Comitato. Esposito ha evidenziato la gravità della situazione e la necessità di interventi decisi da parte delle autorità competenti per contrastare il degrado nel centro storico della città.

L’avvocato ha sottolineato la mancanza di controlli efficaci sul rispetto delle normative igieniche da parte dei locali, che spesso ampliano le proprie attività senza adeguare la capacità dei servizi igienici. Questo fenomeno contribuisce a peggiorare la situazione e a mettere a rischio la vivibilità della zona, sia per i residenti che per i turisti.

Esposito ha quindi lanciato un appello all’Amministrazione comunale affinché si attivino misure per potenziare i servizi igienici pubblici nelle aree più frequentate, al fine di garantire una maggiore pulizia e sicurezza per tutti coloro che vivono e frequentano il centro storico di Napoli.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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