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Inizia bonifica di Villa Ebe a Pizzofalcone. Dopo 20 anni lavori iniziano la prossima settimana.

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Inizia bonifica di Villa Ebe a Pizzofalcone. Dopo 20 anni lavori iniziano la prossima settimana.

Lavori di riqualificazione a Villa Ebe: ok al dissequestro temporaneo

Dopo oltre 20 anni di abbandono, finalmente hanno preso il via i lavori di riqualificazione di Villa Ebe, una splendida palazzina napoletana in stile Castello neo-gotico che domina il promontorio di Pizzofalcone, su Monte Echia. La Procura della Repubblica di Napoli ha concesso il dissequestro temporaneo dell’edificio, che era stato sottoposto a sequestro nel 2021 per rischio crollo. Lunedì inizieranno i lavori di pulizia, sgombero dei rifiuti e bonifica che si protrarranno per circa sette settimane.

Foto Fanpage.it

Storia e stato attuale di Villa Ebe

Costruita nel 1922 dall’architetto Lamont Young, noto per aver realizzato il Castello Aselmeyer al Corso Vittorio Emanuele circa vent’anni prima, Villa Ebe prende il nome dalla giovane moglie dell’architetto. Dopo essere passata di proprietà al Comune di Napoli, l’edificio è stato gravemente danneggiato da un incendio avvenuto negli anni Duemila. Attualmente soggetta a sequestro penale, il Comune di Napoli ha ottenuto il dissequestro temporaneo per avviare i lavori di bonifica e messa in sicurezza.

Il Comune di Napoli ha intrapreso una serie di interventi finalizzati a ridurre il degrado e preservare il patrimonio di Villa Ebe, inserendola in un più ampio progetto di rigenerazione urbana che comprende anche l’apertura dell’ascensore di Monte Echia e altre iniziative per valorizzare l’intero quartiere di Pizzofalcone e renderlo accessibile a nuovi circuiti turistici e ai cittadini.

Palazzo San Giacomo ha affidato il primo intervento di pulizia alla Napoli Servizi, che inizierà lunedì i lavori di bonifica. I carabinieri dovrebbero rimuovere temporaneamente i sigilli per consentire agli operai e ai tecnici di avviare le attività di pulizia preliminare, bonifica e messa in sicurezza. Inoltre, il personale di Asìa, la società dell’igiene urbana comunale, si occuperà dello sgombero dei rifiuti, che verranno smaltiti in discarica.


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Interventi di pulizia e costi previsti

Negli ultimi anni, Villa Ebe si è trovata in uno stato di abbandono e degrado, arrivando anche ad essere occupata da persone senza dimora dopo l’incendio. Attualmente, all’interno dell’edificio si trovano ancora masserizie e rifiuti di vario genere. La prossima settimana sarà attivo anche il personale di Asìa per gestire lo sgombero dei rifiuti, che saranno conferiti in discarica.

La Polizia Locale di Napoli garantirà lo sgombero delle strade e delle rampe di Pizzofalcone per agevolare il passaggio degli operai e dei mezzi di cantiere, dato che le zone circostanti spesso sono soggette a parcheggi abusivi. Il costo stimato per questa fase iniziale dei lavori è di circa 50mila euro.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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