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Tiktoker feriti e sparatorie: la faida online si trasforma in violenza tra giovani
Accuse sui social tra mamme influencer dopo il ferimento dei figli
Rita De Crescenzo e Rosa Macor si lanciano accuse tramite i video sui social dopo il ferimento dei figli; sulla vicenda indagano Polizia e Carabinieri.
Una situazione da chiarire
Due agguati in una settimana, tre giovani finiti in ospedale (di cui uno in gravissime condizioni), le mamme di due delle vittime che si accusano a vicenda sui social. La situazione coinvolge due influencer del panorama Tiktok napoletano: Rita De Crescenzo e Rosa Macor. Pare che tra le due ci siano stati diversi screzi di recente, ma di che tipo di contrasti parliamo? Dicerie, botta e risposta fatti di allusioni, qualche insulto che vola. Nulla che potrebbe far pensare a coltelli e pistole, insomma, ma a parlare di un collegamento tra le discussioni virtuali e i fatti di sangue reali sono proprio le stesse due donne.
Il ferimento del figlio di Rita De Crescenzo
Il primo episodio risale alla notte tra il 19 e il 20 giugno. Il figlio di Rita De Crescenzo viene aggredito da due persone, si tratterebbe di due extracomunitari, mentre è in scooter nella zona della Maddalena, nel centro di Napoli. La madre, sempre sui social, prima parla di un tentativo di rapina ma poi accusa l’altra: si dice convinta che sia una messinscena e che la “rivale” avrebbe pagato qualcuno per far ferire il figlio. Non fa nomi, ma il riferimento viene subito colto dai follower.
L’agguato contro il figlio di Rosa Macor
Passa appena una settimana e due giovani vengono feriti in zona Banchi Nuovi: sono in via Santa Chiara quando qualcuno apre il fuoco contro di loro. Si tratta di un 22enne, colpito ad una gamba, e di un 25enne, le cui condizioni sono decisamente più gravi. Entrambi sono incensurati, ma il 25enne ha una parentela “ingombrante”: è il figlio di Rosa Macor. Che, sui social, si scaglia contro Rita De Crescenzo. In un video, rapidamente condiviso e ancora reperibile benché cancellato dal suo account, accusa: “Infamona, hai mandato a sparare a mio figlio? Lo devono sapere tutti quanti, adesso. È guerra”.
Ipotesi della lite per una ragazza
Rosa Macor torna dai carabinieri e denuncia la rivale per diffamazione: lei non c’entra, sostiene, e aggiunge che al ragazzo potrebbero avere sparato per una lite legata a una frequentazione con una ragazza del posto. Al momento, non sarebbero emersi riscontri investigativi in tale senso. Ovvero: al netto delle accuse che piovono da un lato e dall’altro, non ci sono elementi che riconducono effettivamente i ferimenti alla “faida” tra le due influencer.
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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui
Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.
Dettagli sull’omicidio
Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.
Ipotesi sulla dinamica del delitto
Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.
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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano
Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.
Dettagli dell’incidente
Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.
Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.
Interventi d’emergenza
Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.
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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia
Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.
Confessione del Reoconfesso
Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.
I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.
Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni
Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.
Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.
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