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Rumors of closed restaurants in Pozzuoli due to bradisism are false: the word is spreading, but it’s all untrue.

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Rumors of closed restaurants in Pozzuoli due to bradisism are false: the word is spreading, but it’s all untrue.

Rumors falsi sulle attività di ristorazione a Pozzuoli

Nelle ultime settimane si è diffusa la voce che a Pozzuoli le attività di ristorazione fossero tutte chiuse per le scosse di terremoto; si tratta, però, solo di una diceria che rischia di avere conseguenze sull’economia locale.

Panorama di Pozzuoli di notte

A Pozzuoli tutti i ristoranti, le pizzerie e i pub avrebbero chiuso per via del bradisismo: una catastrofe per l’economia locale, insomma. Almeno, questo è quello che sarebbe accaduto secondo una vox populi che sta circolando da qualche giorno, le cui conseguenze ricadono proprio sui ristoratori. Ma è tutto falso: come specificato anche dall’assessore alle Attività Produttive, Titti Zazzaro, i ristoratori non hanno mai abbassato la saracinesca e restano tutti regolarmente aperti.

Ma da dove arrivano queste dicerie senza fondamento? Tutto potrebbe essere partito da un passaparola, come nel gioco del telefono senza fili. Qualche interrogativo su cosa stesse succedendo a Pozzuoli, specie all’indomani delle forti scosse registrate a maggio, passando di bocca in bocca potrebbe essersi arricchito di particolari (veri o spesso presunti tali) fino al punto di essere trasmesso come una certezza acquisita. Ovvero: qualcuno potrebbe essersi domandato se i locali fossero aperti, e qualcun altro, parecchi passaggi dopo, potrebbe aver sentenziato di aver saputo che erano tutti chiusi.

Chi ha telefonato è stato rassicurato, ma è possibile che molti potenziali clienti abbiano deciso direttamente di lasciar perdere e di evitare Pozzuoli. Per Titti Zazzaro chi mette in giro queste voci “andrebbe perseguito anche dalla legge perché crea un grave danno di immagine alla città. Come abbiamo ribadito più volte nell’ultimo mese e mezzo, Pozzuoli è viva e pullula di entusiasmo e di iniziative. Dal canto nostro comunque siamo pronti a lanciare una class action per tutelare la nostra città ed evitare che si ripetano questi vergognosi atti di sciacallaggio“. L’assessorato alle Attività produttive ha lanciato nei giorni scorsi il video “Innamorati di Pozzuoli”, per sostenere la promozione e lo sviluppo del territorio.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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