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Gli studenti di Aversa si ritrovano sulla tomba della prof dopo gli esami di maturità

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Gli studenti di Aversa si ritrovano sulla tomba della prof dopo gli esami di maturità

Studenti del Liceo Jommelli in visita alla tomba dell’insegnante scomparsa

Un gesto commovente da parte degli studenti della quinta F del Liceo Jommelli di Aversa, che hanno deciso di rendere omaggio alla loro insegnante scomparsa. Dopo aver ricevuto i risultati degli esami di Maturità, si sono recati al cimitero per incontrarsi sulla tomba di Michela Ferrante, docente di Italiano e Latino prematuramente scomparsa un anno e mezzo fa.

Un omaggio sentito

Nonostante il tempo trascorso, la memoria di Michela Ferrante vive nei cuori dei suoi ex studenti, come dimostra questa toccante visita alla sua tomba. La professoressa Enza Picone ha condiviso su Facebook lo scatto degli studenti riuniti in silenzio davanti alla lapide, testimoniando la profonda gratitudine e affetto che ancora provano verso di lei.

Capitano casi in cui i legami umani resistono alla distanza, e questo è certamente uno di quei casi. La dimostrazione lampante che, nonostante la mancanza fisica, l’amore e la stima verso una persona possono perdurare nel tempo. I ragazzi della quinta liceo hanno voluto condividere la gioia del successo scolastico con la loro insegnante, dimostrando che il suo ricordo è ancora vivo e vibrante nei loro cuori.

Questo gesto va oltre il semplice tributo: è la conferma della profonda impronta che un insegnante amato può lasciare nella vita dei suoi studenti. La capacità di trasformare il dolore in crescita, di accogliere la malinconia per trasformarla in motivazione per un futuro migliore.

Un insegnamento che perdura nel tempo

La foto condivisa dalla professoressa Picone è la testimonianza tangibile dell’importanza del ruolo di un insegnante nella formazione dei giovani. Ogni sguardo, ogni lacrima contenuta, racconta una storia di gratitudine e riconoscenza verso chi ha saputo spronarli e guidarli lungo il cammino della conoscenza.

Oggi, di fronte a una classe trasformata in uomini e donne consapevoli, si rinnova il senso di missione di un’insegnante che ha saputo trasmettere la passione per la vita, per le idee e per il cambiamento. Un lavoro ben fatto, che si riflette nelle menti e nei cuori di coloro che un tempo erano semplici studenti, e oggi sono pronti ad affrontare il futuro con coraggio e determinazione.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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