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Nuova faglia nei Campi Flegrei scoperta vicino Bagnoli.
Scoperta una nuova faglia nei Campi Flegrei durante il terremoto del 2023
La nuova faglia si è attivata durante il terremoto di magnitudo 4.2 del 27 settembre 2023. La scoperta è stata effettuata grazie a uno studio condotto dall’Università Federico II di Napoli e dall’Ingv.
Un aumento dell’attività sismica nei Campi Flegrei
Negli ultimi due anni, nei Campi Flegrei si è registrato un notevole incremento del sollevamento del suolo e dell’attività sismica, culminata con il terremoto di magnitudo 4.4 del 20 maggio, la scossa più forte degli ultimi 40 anni. Questa situazione ha portato ad un costante monitoraggio della caldera del supervulcano e a numerosi studi condotti da istituti come l’Università Federico II di Napoli e l’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv. È durante queste ricerche che è stata individuata la presenza di una nuova faglia nei Campi Flegrei, situata al largo di La Pietra, lungomare di Bagnoli, area Ovest di Napoli al confine con Pozzuoli. La sua attivazione è avvenuta durante il terremoto del 27 settembre 2023.
Il lavoro degli scienziati, intitolato “Delineation and fine-scale structure of fault zones activated during the 2014–2024 unrest at the Campi Flegrei caldera (Southern Italy) from high-precision earthquake locations”, è stato pubblicato sulla rivista specializzata Geophysical Research Letters dell’American Geophysical Union. In questo studio, oltre alla scoperta della nuova faglia, gli scienziati hanno mappato l’ultimo decennio di sismicità utilizzando una nuova tecnica che integra dati sismologici, parametri geofisici e informazioni geologiche dell’area di studio per individuare con precisione le zone di faglia attivate all’interno della caldera.
Lo studio è stato condotto da un team di ricercatori tra cui Francesco Scotto di Uccio (Dipartimento federiciano di Fisica E. Pancini), Anthony Lomax (ALomax Scientific, Francia), Jacopo Natale (Università di Bari), Titouan Muzellec (Dipartimento federiciano di Fisica E. Pancini), Gaetano Festa (Dipartimento federiciano di Fisica E. Pancini), Sahar Nazeri (Dipartimento federiciano di Fisica E. Pancini), Vincenzo Convertito (Osservatorio Vesuviano, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), Antonella Bobbio (Osservatorio Vesuviano, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), Claudio Strumia (Dipartimento federiciano di Fisica E. Pancini) e Aldo Zollo (Dipartimento federiciano di Fisica E. Pancini).
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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui
Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.
Dettagli sull’omicidio
Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.
Ipotesi sulla dinamica del delitto
Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.
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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano
Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.
Dettagli dell’incidente
Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.
Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.
Interventi d’emergenza
Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.
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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia
Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.
Confessione del Reoconfesso
Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.
I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.
Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni
Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.
Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.
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