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Aumento tariffe taxi a Napoli per servizi migliorati e più auto in strada: i sindacati dei tassisti soddisfatti.
I sindacati dei tassisti di Napoli esprimono preoccupazione per gli aumenti delle tariffe
I sindacati dei tassisti di Napoli, tra cui FAST, UGL, URI, FEDERTAXI e UTI, hanno recentemente manifestato la propria preoccupazione riguardo agli incrementi delle tariffe del servizio. Dopo 7 anni di stabilità, le tariffe sono state aumentate solo del 15%, mentre sia i costi del carburante che l’inflazione sono saliti di più. Questo ha messo a dura prova i tassisti che hanno dovuto affrontare da soli l’aumento dei costi e garantire un servizio efficiente ai viaggiatori.
Secondo i sindacati, nonostante l’incremento delle tariffe, i servizi sono stati potenziati con la riforma dei turni, il pagamento elettronico obbligatorio e l’introduzione di nuovi metodi di prenotazione come le App. Queste misure sono state adottate per migliorare l’esperienza dei passeggeri e garantire un servizio efficiente.
Le reazioni dei cittadini e l’approvazione del nuovo tariffario
L’approvazione del nuovo tariffario da parte della giunta comunale ha scatenato diverse reazioni tra i cittadini. Molti si sono chiesti se l’aumento delle tariffe fosse giustificato, specialmente considerando l’attuale contesto di inflazione. Tuttavia, i sindacati dei tassisti sottolineano che l’incremento del 15% è stato deliberatamente contenuto rispetto all’inflazione reale, che si attesta intorno al 25%.
Oltre all’adeguamento delle tariffe, sono state implementate diverse migliorie nei servizi offerti ai passeggeri. Tra queste, l’obbligo del pagamento elettronico, un aumento del numero di auto in servizio nei weekend, l’innovazione tecnologica, la lotta contro comportamenti scorretti e abusivismo e la presenza di presidi fissi agli scali per garantire la sicurezza degli utenti.
I sindacati dei tassisti di Napoli rassicurano che continueranno a impegnarsi per garantire un servizio equo e di qualità per tutti gli utenti. Nonostante l’aumento delle tariffe possa apparire inizialmente svantaggioso, la decisione di limitarlo al 15% dimostra un impegno nel tutelare gli interessi degli utenti in un contesto di inflazione elevata.
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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui
Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.
Dettagli sull’omicidio
Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.
Ipotesi sulla dinamica del delitto
Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.
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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano
Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.
Dettagli dell’incidente
Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.
Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.
Interventi d’emergenza
Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.
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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia
Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.
Confessione del Reoconfesso
Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.
I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.
Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni
Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.
Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.
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