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Bimba ferita a colpi di Kalashnikov: condannato a 14 anni

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Bimba ferita a colpi di Kalashnikov: condannato a 14 anni

Il raid del 23 maggio 2023 davanti a un bar del comune del Napoletano ha avuto gravi conseguenze; un complice minorenne è stato condannato a 10 anni circa un mese fa.

### La Sparatoria a Sant’Anastasia: Condannati i Colpevoli

Il luogo della sparatoria, a Sant’Anastasia (Napoli)

È stato condannato a 14 anni di reclusione Emanuele Civita, il 20enne sottoposto a fermo un anno fa, insieme a un minorenne, per la sparatoria con un Kalashnikov a Sant’Anastasia (Napoli). Durante l’episodio, una bambina di 10 anni è stata ferita da un frammento di proiettile alla testa. Il minorenne coinvolto è stato condannato un mese fa a dieci anni di reclusione.

### La Sentenza e i Dettagli dell’Incidente

La sentenza è stata emessa dal giudice per l’udienza preliminare Vinciguerra, per tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso. I fatti risalgono al 23 maggio 2023 e, secondo gli inquirenti, tutto è iniziato da una lite tra gruppi di giovani. Dopo un primo diverbio, è seguito un raid a colpi di fucile automatico davanti a un bar nel centro storico di Sant’Anastasia.

### Le Conseguenze della Sparatoria

In quei momenti, la piazza era gremita di persone e nel locale si stava celebrando una festa per bambini. Sono stati esplosi almeno dieci colpi verso il basso, creando una pioggia di frammenti di proiettili. Una famiglia di Volla è stata colpita: i genitori e la figlia di 10 anni, mentre un altro figlio di 6 anni, che si trovava a qualche metro di distanza, è rimasto illeso.

### Gli Interventi Medici e i Danni Causati

La madre e il padre, feriti rispettivamente all’addome e a una mano, sono stati accompagnati al “Cardarelli”. La bambina, più gravemente ferita, è stata portata da alcuni passanti all’ospedale “Santobono”, dove è rimasta ricoverata per diversi giorni in condizioni gravi ma stabili. Il frammento di proiettile l’aveva colpita alla testa, fermandosi solo grazie alle ossa del cranio, evitando che raggiungesse l’occhio o il cervello.

### Una Condanna Che Non Risolve il Dolore

Questa sentenza è solo l’ultima pagina di una tragica storia che ha sconvolto l’intera comunità di Sant’Anastasia. Il dolore e la paura lasciati dalla sparatoria difficilmente verranno dimenticati. Mentre i colpevoli sono ora dietro le sbarre, la questione della violenza giovanile e delle armi resta un problema urgente da affrontare per garantire la sicurezza di tutti i cittadini.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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