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Napoli: Ragazzini in scooter senza casco tra via Toledo e piazza Plebiscito

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Napoli: Ragazzini in scooter senza casco tra via Toledo e piazza Plebiscito

Caos nel Centro di Napoli: Ragazzini in Scooter Senza Casco Sconcertano i Turisti

Decine di giovani guidano scooter senza casco nelle strade centrali di Napoli. I turisti sono esterrefatti. Simeone chiede l’intervento del Prefetto.

Immagine di repertorio

Emergenza Sicurezza: Scooter Senza Casco nelle Strade di Napoli

Napoli è invasa da giovanissimi che guidano scooter senza casco, spesso ragazzi minori di 16 anni. I mezzi a due ruote, inclusi scooter elettrici presumibilmente modificati per evitare l’uso dei pedali, sfrecciano specialmente nel pomeriggio e nelle ore serali lungo le strade della movida napoletana: via Toledo, piazza Trieste e Trento, via Santa Lucia e piazza del Plebiscito. Questi ragazzi percorrono i marciapiedi affollati di turisti, zigzagando tra i passanti e tagliando loro la strada, sotto lo sguardo attonito dei visitatori stranieri e dei residenti.

Minori in Pericolo: Anche Bambini in Scooter

Espressione di un fenomeno preoccupante, spesso a bordo degli scooter si vedono ragazzini di appena 12-13 anni, a volte fino a tre persone sullo stesso mezzo, sempre senza casco. Questa abitudine, diffusa anche tra gli adulti, rappresenta un grave rischio per l’incolumità dei conducenti che, in caso di incidenti, possono subire gravi traumi o addirittura perdere la vita. Solo nella notte tra domenica 7 e lunedì 8 luglio, i carabinieri hanno fermato e sanzionato ben 14 ragazzini alla guida di scooter senza casco nelle zone di Chiaia, Mergellina e Posillipo.

Le Segnalazioni dei Cittadini e l’Intervento di Simeone

Numerosi cittadini hanno segnalato questa pericolosa situazione a Nino Simeone, presidente della commissione Mobilità del Comune di Napoli. In risposta, Simeone ha inviato una lettera urgente al Prefetto di Napoli, al Questore, al sindaco e all’Assessore alla Polizia Municipale, richiedendo un’intensificazione dei controlli sul rispetto del Codice della Strada. Il consigliere comunale sostiene la necessità di rafforzare la vigilanza in particolare nel Centro Storico, a Mergellina, Santa Lucia, Marechiaro e nelle aree della movida, per prevenire pericolosi comportamenti e garantire la sicurezza stradale.

La Lettera di Simeone: Un Richiamo all’Azione

Secondo la nota di Simeone, "Numerose segnalazioni relative a episodi di mancato rispetto delle norme di sicurezza stradale continuano a pervenire. In particolare, si evidenzia il ritorno del fenomeno dei ‘senza casco’ in numerose zone della città, con molti conducenti di motoveicoli e ciclomotori che non indossano il casco protettivo. È frequente anche vedere ciclomotori guidati da ragazzi sotto i 16 anni che trasportano altre persone, a volte persino tre sullo stesso mezzo." Il consigliere conclude chiedendo un’intensificazione dei controlli soprattutto nelle aree maggiormente frequentate durante il periodo estivo.

Controlli Notturni dei Carabinieri: 14 Ragazzini Multati

Durante la notte, i carabinieri hanno monitorato le zone della movida napoletana, individuando 14 giovani centauri senza casco nelle aree di Chiaia, Posillipo e Mergellina. Per 7 di questi, lo scooter è stato sequestrato. Inoltre, una 15enne è stata denunciata: fermata a bordo di uno scooter, risultato senza patente e senza casco, aveva fornito le generalità della sorella maggiorenne. La ragazza è stata denunciata e affidata ai genitori.

Questa emergenza sicurezza richiede un intervento tempestivo e mirato per proteggere la vita dei giovani e garantire la serenità delle strade napoletane, soprattutto in un periodo di alta affluenza turistica.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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