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Lutto all’Univ. Vanvitelli: morto il biologo Sergio Minucci
Sergio Minucci, 68 anni, era professore ordinario di Biologia Applicata presso l’Università “Luigi Vanvitelli” di Napoli.
Sergio Minucci: Un Addio al Luminoso Scienziato e Docente
Un grande lutto ha colpito il mondo accademico e culturale con la scomparsa del professor Sergio Minucci, eminente scienziato e docente presso l’Università “Luigi Vanvitelli” di Napoli. Minucci, a soli 68 anni, era un esperto riconosciuto a livello internazionale per i suoi studi pionieristici sui danni delle microplastiche all’apparato riproduttivo maschile. Inoltre, svolgeva il ruolo di Delegato per l’Internazionalizzazione e la Mobilità all’interno dell’ateneo vanvitelliano. Pur essendo universalmente apprezzato, Minucci è deceduto prematuramente lunedì 8 luglio 2024, lasciando un grande vuoto tra chi lo conosceva e apprezzava la sua dedizione alla scienza. Numerosi sono stati i messaggi di cordoglio inviati alla sua famiglia dal mondo accademico e dalle istituzioni.
Il Cordoglio del Mondo Accademico
L’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” ha voluto esprimere la sua solidarietà e vicinanza alla famiglia in un comunicato ufficiale. Il rettore, Gianfranco Nicoletti, ha dichiarato: “Sergio, persona dalle rare doti umane e carissimo amico, è stato, fin dall’inizio, un pilastro per il nostro Ateneo. La sua generosità, passione e dedizione hanno sempre contraddistinto il suo lavoro sia a livello accademico che umano. Sergio ha svolto un ruolo fondamentale nel proiettare il nostro Ateneo sulla scena internazionale e ha sempre mostrato grande vicinanza agli studenti. La sua perdita è un duro colpo per tutti noi, per la comunità scientifica, e per tutti coloro che lo hanno conosciuto come docente, scienziato e amico.”
Un Esempio di Dedizione alla Scienza
La ricerca scientifica era il fulcro della vita professionale di Minucci. I suoi studi si sono concentrati sulla riproduzione maschile, mettendo in luce i danni provocati dalle microplastiche. Le sue ricerche non solo hanno arricchito la nostra comprensione scientifica, ma hanno anche contribuito a importanti sviluppi nel campo della biologia applicata. La sua passione per la scienza e la dedizione alla ricerca sono stati fonte di ispirazione per colleghi e studenti.
Un Erede di Valori Umani e Professionali
Il ricordo di Sergio Minucci continuerà a vivere non solo nei suoi contributi scientifici, ma anche nei cuori di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo. Questo grande scienziato e docente mancherà profondamente al mondo accademico e a tutti quelli che hanno potuto apprezzarne non solo le competenze professionali, ma anche le eccelse qualità umane. Il suo impegno, la sua generosità e la sua innata capacità di ispirare lasciano un’eredità che va oltre la semplice memoria, costituendo un modello di vita e professione da seguire.
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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui
Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.
Dettagli sull’omicidio
Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.
Ipotesi sulla dinamica del delitto
Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.
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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano
Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.
Dettagli dell’incidente
Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.
Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.
Interventi d’emergenza
Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.
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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia
Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.
Confessione del Reoconfesso
Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.
I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.
Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni
Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.
Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.
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