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Hanno tutti un’età compresa tra 15 e 18 anni

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Hanno tutti un’età compresa tra 15 e 18 anni

Giovane di 18 Anni Arrestato a Portici, Cinque Denunce: Tutto per una Partita di Carte

Un episodio di violenza fuori controllo ha scosso la cittadina di Portici, situata nel Napoletano. Quello che doveva essere un semplice passatempo tra amici è degenerato in una rissa con schiaffi, pugni e, incredibilmente, l’esibizione di una pistola. Il bilancio finale ha visto un arresto e cinque denunce, coinvolgendo giovani di età compresa tra i 15 e i 18 anni.

Immagine di repertorio

Una Partita a Carte Finisce in Rissa Armata

Il teatro di questa vicenda è stata Piazza San Ciro, cuore pulsante di Portici, nota non solo per la storica Chiesa dedicata al Santo patrono, ma anche per la sua vicinanza alla Facoltà di Agraria dell’Università Federico II di Napoli e la Reggia di Portici. Secondo le prime ricostruzioni dei Carabinieri, il tutto sarebbe iniziato con una banale partita a carte.

Il Bilancio dell’Intervento: Arresti e Denunce

In poco tempo, la situazione è degenerata: i partecipanti, tutti giovanissimi, hanno cominciato a colpirsi con schiaffi e pugni. Ma la violenza ha raggiunto il suo apice quando uno dei ragazzi ha estratto un revolver calibro 38, usandolo per colpire al volto un altro partecipante. L’arrivo tempestivo dei Carabinieri ha permesso di evitare il peggio, bloccando immediatamente il giovane armato.

Conseguenze Legali per i Giovani Coinvolti

Il giovane di 18 anni che ha impugnato la pistola è stato arrestato e dovrà rispondere di gravi accuse: rissa aggravata, lesioni personali, porto abusivo di armi e detenzione di arma clandestina. Gli altri cinque giovani coinvolti, tutti tra i 15 e i 18 anni, sono stati denunciati a piede libero con l’accusa di rissa aggravata.

Indagini in Corso

Il ferito è stato prontamente medicato e le sue condizioni non appaiono preoccupanti. Intanto, le forze dell’ordine continuano a indagare per ricostruire nel dettaglio la dinamica dei fatti e verificare se altre persone siano state coinvolte nella rissa.

Conclusioni

Questo episodio mette in luce ancora una volta i problemi legati alla violenza giovanile e alla facile disponibilità di armi. Piazza San Ciro, solitamente un luogo di ritrovo e aggregazione, è diventata teatro di un episodio che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi se non fosse stato per l’intervento celere delle forze dell’ordine.

Portici, dunque, rimane sotto i riflettori per un episodio che nessuno si sarebbe aspettato potesse nascere da una semplice partita a carte.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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