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Alleanze con Giuliano e Caldarelli per conquistare il centro di Napoli

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Alleanze con Giuliano e Caldarelli per conquistare il centro di Napoli

Sgominati Due Gruppi Criminali a Napoli: 22 Arresti tra Clan Caldarelli e "Paranza di San Gaetano"

Un’operazione delle forze dell’ordine ha portato questa mattina, 10 luglio, all’esecuzione di un’ordinanza cautelare per 22 presunti affiliati al clan dei Mazzarella. Tra questi, 17 sono stati condotti in carcere e 5 sono finiti agli arresti domiciliari. I gruppi smantellati sono il clan Caldarelli e la cosiddetta "paranza di San Gaetano".

Operazione a Forcella e Dintorni

Le zone di Forcella, Maddalena, parte dei Tribunali e le Case Nuove, principalmente controllate dal clan Mazzarella, sono state i principali obiettivi del blitz. Le forze dell’ordine hanno eseguito 22 misure cautelari, di cui 17 in carcere e 5 ai domiciliari, colpendo duramente le strutture criminali locali.

Accuse e Dettagli dell’Ordinanza

Gli indagati sono accusati di vari reati tra cui associazione mafiosa, tentato omicidio, rapina, estorsione, detenzione e porto abusivo di armi e traffico di stupefacenti, aggravati dal metodo mafioso. L’ordinanza, emessa dal gip di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, è stata eseguita da Polizia di Stato e Carabinieri. Le indagini sono state condotte dalla Squadra Mobile di Napoli, dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Napoli e dal commissariato Vicaria-Mercato.

L’Accordo tra Clan Mazzarella e Giuliano

Uno dei filoni dell’indagine, sviluppato tra gennaio 2020 e la seconda metà del 2021, si concentra sul clan Giuliano, una delle principali articolazioni dei Mazzarella. Gli investigatori hanno documentato la ricostruzione del gruppo ad opera di Salvatore Giuliano, detto ‘o Russ. Giuliano, dopo aver scontato 16 anni di carcere per l’omicidio della giovane Annalisa Durante, era tornato a Forcella nel 2020 e fu arrestato nel maggio 2021. Un mese dopo il suo arresto, aveva iniziato a collaborare con la giustizia, rivelando dettagli importanti sugli assetti del clan e sui rapporti con i Mazzarella.

La "Paranza di San Gaetano"

Il secondo filone dell’inchiesta, condotto dai Carabinieri del Nucleo Investigativo e dalla Mobile di Napoli tra la fine del 2018 e gennaio 2022, riguarda altre due articolazioni dei Mazzarella. In particolare, il gruppo dei Caldarelli, dominante nella zona delle Case Nuove, e la "paranza di San Gaetano", attiva in via dei Tribunali, piazza San Gaetano, Forcella e zone limitrofe, sotto la guida di Salvatore Barile, figura di spicco del clan.

Conclusioni

L’operazione rappresenta un duro colpo per la criminalità organizzata a Napoli, eliminando due gruppi strutturati e ben radicati sul territorio. Gli arresti contribuiranno a indebolire il controllo del clan Mazzarella sulle zone di Forcella, Maddalena, Tribunali e Case Nuove, con l’obiettivo di riportare l’ordine e la legalità.

Link Consigliato

Arrestato Luigi Carella, considerato elemento di vertice del clan Licciardi di Napoli.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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