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Narcos Raffaele Imperiale: 15 anni e confisca isola a Dubai

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Narcos Raffaele Imperiale: 15 anni e confisca isola a Dubai

Il processo abbreviato per Raffaele Imperiale, conosciuto anche come “Lello Ferrarelle”, e altri 19 complici, è giunto alla conclusione. Carbone riceve una condanna di 14 anni, mentre Mauriello affronta una pena di 4 anni di reclusione.

Condannato il Boss dei Van Gogh e i Suoi Collaboratori

Raffaele Imperiale, conosciuto come il “boss dei Van Gogh”, è stato condannato a 15 anni e 8 mesi di reclusione. La sentenza è stata emessa dal giudice per l’udienza preliminare di Napoli, Maria Luisa Miranda, al termine di un processo celebrato con rito abbreviato. Questo tipo di giudizio consente agli imputati di beneficiare di uno sconto di un terzo della pena. Imperiale, nei mesi scorsi, aveva messo a disposizione delle autorità italiane l’isola artificiale “Taiwan” a Dubai, che è stata oggetto di confisca.

Condanna di Imperiale e Bruno Carbone

La condanna emessa è allineata con quanto richiesto dalla Procura di Napoli (pm De Marco). Mentre per Raffaele Imperiale la richiesta era di 15 anni e 10 mesi, Bruno Carbone, suo socio nei traffici internazionali di droga, è stato condannato a 14 anni di reclusione. Un altro dei principali collaboratori di Imperiale, Raffaele Mauriello, è stato condannato a 4 anni e 4 mesi di carcere e a una multa di 18 mila euro. Mauriello, era stato trasferito a Dubai dallo stesso Imperiale.

Raffaele Imperiale al momento dell’arresto

Dettagli sulla Confisca dell’Isola a Dubai

L’isola “Taiwan”, parte dell’arcipelago artificiale “The World” al largo di Dubai, è stata confiscata dalle autorità italiane. L’arcipelago, visto dall’alto, riproduce una mappa del mondo con ogni isola che porta il nome di una nazione. Imperiale ha dichiarato di aver comprato “Taiwan” per una dozzina di milioni; attualmente, il suo valore si aggira tra i 60 e i 70 milioni di euro.

Il rendering del progetto di 'Taiwan', l'isola artificiale di Raffaele Imperiale

Il rendering del progetto di “Taiwan”, l’isola artificiale di Raffaele Imperiale

Storia dell’Acquisto dell’Isola

Secondo un articolo del 2013 pubblicato su “Emirates 24/7”, l’isola sarebbe stata acquistata nel 2011 dalla società immobiliare AA Properties per 55 milioni di dirham degli Emirati Arabi Uniti, equivalenti a circa 13,5 milioni di euro (ora, con la rivalutazione, oltre 17 milioni di euro). Il progetto originale di Imperiale prevedeva lo sviluppo di residenze di lusso e attività commerciali ispirate a Paesi di tutto il mondo. Tuttavia, le immagini su Google Earth del 2023 mostrano ancora una distesa di sabbia non edificata.

Un Futuro Incerto

Raffaele Imperiale aveva messo l’isola artificiale a disposizione delle autorità italiane il 27 novembre 2023. Nonostante i grandi progetti iniziali, l’isola di “Taiwan” rimane, ad oggi, un progetto incompiuto, destinato a cambiare con la confisca decisa dal tribunale di Napoli.

Continuate a seguirci per ulteriori aggiornamenti su questa e altre storie di cronaca.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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