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Alberi abbattuti al Bosco di Capodimonte per parcheggio? Museo: Falso

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Alberi abbattuti al Bosco di Capodimonte per parcheggio? Museo: Falso

Polemica sui Lavori al Bosco di Capodimonte: Consigliere Comunale Chiede Chiarimenti

La Segnalazione di Gennaro Esposito

Il Bosco di Capodimonte, uno dei polmoni verdi più importanti di Napoli, è recentemente diventato oggetto di polemiche a causa di presunti lavori di abbattimento alberi e spianamento del terreno. La questione è stata sollevata dal consigliere comunale Gennaro Esposito, che ha inviato una richiesta di chiarimento alle autorità competenti. Esposito ha dichiarato: “Alcuni cittadini mi hanno inviato foto che mostrano un’area adiacente al galoppatoio del Real Bosco di Capodimonte spianata, con alberi di discrete dimensioni abbattuti, apparentemente per la realizzazione di un parcheggio”.

Dettagli della Segnalazione

Esposito, che è anche presidente del Comitato Vivibilità Cittadina e componente della commissione Sport del Comune di Napoli, ha inoltrato la richiesta di chiarimento alla Direzione del Museo del Real Bosco di Capodimonte, alla Soprintendenza ai Beni Culturali e al Comune di Napoli, includendo anche la Procura della Repubblica. Secondo le fotografie ricevute dai cittadini, l’area in questione sarebbe stata modificata attraverso l’abbattimento degli alberi e la posa in opera di brecciolino.

Le Preoccupazioni del Consigliere

Nella lettera, Esposito ha espresso le sue preoccupazioni riguardo al valore storico e paesaggistico del Bosco di Capodimonte. “L’abbattimento degli alberi dovrebbe essere autorizzato secondo l’art. 159 del Dl.gsv 22.01.2004, n. 42, con criteri rigorosi per la conservazione del paesaggio. Inoltre, dalla segnalazione emerge che vi è un attraversamento del bosco con auto, probabilmente per evitare il traffico su via Miano, in ore in cui il personale non è ancora in servizio”, ha aggiunto Esposito.

Richieste Specifiche alle Autorità

Il consigliere comunale ha chiesto che le autorità in indirizzo verifichino l’iter amministrativo che ha portato alla decisione di realizzare un’area di parcheggio all’interno del Bosco di Capodimonte. Inoltre, ha sollecitato l’adozione di provvedimenti per impedire l’attraversamento di veicoli nel sito storico. La richiesta è stata inviata anche alla Procura della Repubblica per ulteriori valutazioni.

La Risposta dalla Direzione del Museo di Capodimonte

In risposta alla segnalazione, la Direzione del Museo del Real Bosco di Capodimonte, guidata dal direttore Eike Schmidt, ha chiarito la situazione. In una nota a Fanpage.it, la direzione del museo ha smentito categoricamente che il bosco sia destinato alla costruzione di un nuovo parcheggio. Secondo il museo, l’area è temporaneamente utilizzata come cantiere per un progetto di rifacimento dei viali finanziato dai fondi del Pnrr e con tutte le autorizzazioni necessarie. “Le fotografie si riferiscono all’allestimento di un’area di cantiere del progetto del PNRR, che include il governo evolutivo del patrimonio vegetale del bosco e il miglioramento della fruizione in sicurezza della rete viaria”, ha dichiarato la direzione del museo.

Conclusioni

La Direzione del Museo ha assicurato che i lavori sono monitorati da tutte le autorità competenti e che il materiale vegetale derivante dalle potature è stoccato temporaneamente nell’area in questione. La questione sembra quindi essere il risultato di un malinteso, ma il consigliere Esposito attende comunque un riscontro ufficiale per rassicurare i cittadini preoccupati.

Per ulteriori dettagli sul progetto PNRR e sullo stato dei lavori al Bosco di Capodimonte, leggi gli aggiornamenti su Fanpage.it.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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