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Panico sui lidi di Miliscola
Frana a Monte di Procida: Panico sulle Spiagge Affollate
L’11 luglio 2024, il costone di roccia a Monte di Procida è franato, gettando nel panico i bagnanti presenti sui lidi affollati. La zona era già stata interdetta in passato per questioni di sicurezza. L’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv ha dichiarato che la frana non è collegata alla scossa di terremoto registrata poco prima.
Dettagli dell’Incidente
Nella tarda mattinata, intorno a mezzogiorno, un’enorme nube di fumo si è sollevata sulla spiaggia di Miliscola, una popolare località balneare nell’area di Bacoli, gettando nel panico i numerosi bagnanti presenti. La frana è avvenuta pochi minuti dopo una scossa di terremoto registrata alle 11:59 nei Campi Flegrei. L’epicentro del terremoto, di magnitudo 2.6, è stato individuato nella zona di Agnano-Pisciarelli, a una certa distanza dal luogo della frana. Nonostante la concomitanza temporale, l’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv ha confermato che i due episodi non sono collegati.
Zona Già Interdetta
L’area soggetta alla frana era già stata interdetta al pubblico in passato a causa delle condizioni precarie del costone di roccia, che era sotto continuo monitoraggio. Fortunatamente, non risultano persone coinvolte nell’incidente. Il costone franato era noto per la sua instabilità, e gli esperti ritengono che la frana non sia legata al terremoto avvenuto ad Agnano Pisciarelli.
Separazione degli Eventi
Gli esperti sottolineano che non vi è un collegamento accertato tra la scossa sismica e la frana a Monte di Procida. La posizione di Monte di Procida si trova al di fuori della zona ristretta del bradisismo identificata dal Decreto Campi Flegrei, riducendo ulteriormente la probabilità di un nesso causale tra i due eventi.
Terremoto ai Campi Flegrei
Nella stessa giornata, una scossa di terremoto di magnitudo 2.6 della scala Richter è stata chiaramente avvertita nei Campi Flegrei, soprattutto a Pozzuoli, intorno alle 12. L’evento sismico è stato accompagnato da un boato che ha provocato paura tra i residenti, spingendo alcuni a uscire di casa. Il sisma è stato registrato a una profondità di 2,7 chilometri, come comunicato dall’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv.
Precauzioni e Monitoraggio
Le autorità locali e gli esperti continuano a monitorare sia i fenomeni sismici che le condizioni del territorio, per garantire la sicurezza della popolazione. Sono in corso ulteriori valutazioni per comprendere meglio le dinamiche geologiche della zona e prevenire eventuali future frane.
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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui
Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.
Dettagli sull’omicidio
Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.
Ipotesi sulla dinamica del delitto
Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.
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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano
Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.
Dettagli dell’incidente
Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.
Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.
Interventi d’emergenza
Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.
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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia
Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.
Confessione del Reoconfesso
Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.
I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.
Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni
Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.
Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.
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