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A capo della Legione Carabinieri Campania

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A capo della Legione Carabinieri Campania

Passaggio di Comando alla Caserma Salvo d’Acquisto: La Gala Succede a Jannece

Un significativo cambio ai vertici dei Carabinieri ha avuto luogo nella prestigiosa Caserma Salvo d’Acquisto. Il Generale di Divisione Canio Giuseppe La Gala ha preso il posto di Antonio Jannece, destinato ora a un ruolo cruciale a Roma come Sottocapo di Stato Maggiore.


La Cerimonia di Insediamento

La cerimonia si è svolta il 10 luglio alla presenza del Comandante Interregionale Carabinieri "Ogaden", Marco Minicucci. È stato Minicucci a sancire ufficialmente il passaggio di testimone tra i due generali. Durante l’evento, La Gala ha espresso i suoi valori fondamentali: "Ascolto, trasparenza, programmazione e competenza". Questi, secondo il nuovo comandante della Legione Carabinieri Campania, saranno i pilastri del suo mandato.

La Storia di Antonio Jannece

Il Generale Jannece ha guidato la Legione Carabinieri Campania per tre anni, superando sfide significative, incluso il delicato periodo post-Covid. Nel suo discorso di commiato, ha evidenziato l’importanza della dedizione del suo team:

"Nel corso del mio incarico ho avuto la possibilità di affrontare sfide importanti, ma ho trovato sempre ispirazione e spinta nella dedizione di ciascuno di voi. Porto con me le esperienze vissute e gli insegnamenti di questi anni, convinto che continueremo a migliorare", ha dichiarato Jannece, mentre si prepara per il suo nuovo incarico a Roma.

Il Ritorno di La Gala a Napoli

Per il Generale La Gala, questo incarico rappresenta un ritorno. Tra il 2019 e il 2021, aveva già ricoperto il ruolo di Comandante Provinciale dei Carabinieri a Napoli. Nel suo discorso, ha ricordato con affetto quella esperienza e ha sottolineato l’importanza di mantenere un legame stretto con la comunità:

"Un’attenzione particolare dobbiamo sempre rivolgerla alle categorie più vulnerabili, agli anziani e ai giovani, per sedimentare l’immagine dell’uniforme ‘amica’, indossata dai ‘Carabinieri della gente’, come ci ha definito in passato il Papa Francesco. Questa definizione sottolinea il nostro vincolo con i cittadini, fondato su solidarietà, fiducia e dedizione al bene comune."

Un Impegno per il Futuro

La Gala ha espresso un forte impegno verso la comunità e i suoi carabinieri. Si è mostrato determinato a sostenere i suoi uomini e le sue donne, promettendo dedizione assoluta ai suoi compiti:

"Sarò al Vostro fianco per sostenervi nelle difficoltà, assolvendo ai miei compiti con assoluta dedizione, entusiasmo, passione, determinazione e senza risparmio di energie. Imposterò il mio lavoro su quattro pilastri: ascolto, trasparenza, programmazione e competenza."

Rivolgendosi ai suoi colleghi ha detto:

"Inizio questa nuova esperienza con la volontà di contribuire con tutti voi, uomini e donne, a voler continuare a incrementare la fiducia che i cittadini nutrono nei confronti dell’Istituzione. Vogliamo essere il sicuro punto di riferimento a cui i cittadini si rivolgono nei momenti di difficoltà per segnalare e denunciare tutte le situazioni che potrebbero mettere a repentaglio la sicurezza di questa splendida Regione."

La nuova leadership di La Gala promette un futuro basato su valori solidi e una stretta collaborazione con la comunità, continuando a garantire la sicurezza e il benessere della Campania.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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