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Lettera di un giovane pendolare: perché i trasporti a Napoli sono un disastro
Trasporto Pubblico a Napoli: Una Lettera di Denuncia di un Giovane Pendolare
11 Luglio 2024 – 18:13
La Crisi del Trasporto Pubblico a Napoli
Kostantino, un giovane di 25 anni residente a Napoli, ha deciso di condividere con Fanpage.it la sua frustrazione riguardo allo stato del trasporto pubblico nella città partenopea. Attraverso una lettera, il giovane pendolare denuncia un servizio inefficiente e carente, evidenziando le difficoltà quotidiane che migliaia di cittadini affrontano.
"Nell’ultimo mese, spostarsi in città è diventata un’odissea", scrive Kostantino. La chiusura prolungata della funicolare di Chiaia ha ulteriormente aggravato la situazione, costringendo i cittadini a cercare soluzioni alternative. La mancanza di un servizio sostitutivo adeguato, come il bus NC, soppresso senza preavviso, ha creato caos e disservizi.
Il Disagio Quotidiano di un Pendolare
Il giovane racconta di lunghi tempi d’attesa sotto il sole cocente, con un trasporto sostitutivo che non garantisce la copertura necessaria. "Tre quarti d’ora ad aspettare un bus che spesso non arriva", afferma Kostantino, descrivendo le sue esperienze quotidiane nel tragitto dalla stazione di Corso Vittorio Emanuele al Vomero, resa ancora più complicata da deviazioni stradali e lavori in corso.
"Finalmente arriva un bus, ma è già pieno. Venticinque persone costrette a stare ammassate, tra buche e disagi stradali", continua Kostantino nella sua denuncia, sottolineando le condizioni disumane in cui i cittadini sono costretti a viaggiare.
L’Impatto Economico e Psicologico del Disservizio
Per un abbonamento mensile di 35 euro, i cittadini si aspetterebbero un servizio adeguato, ma la realtà è ben diversa. "Mi costa meno l’abbonamento a Netflix, e lì almeno il servizio è garantito", lamenta il giovane, illustrando come il malfunzionamento del trasporto pubblico influisca non solo economicamente ma anche sulla salute fisica e mentale.
Kostantino fa anche un parallelo con la situazione di sua madre, disabile, che si troverebbe in estreme difficoltà nello spostarsi in città. "Dovrebbe licenziarsi per l’impossibilità di raggiungere il lavoro?", si chiede il giovane.
La Necessità di Interventi e Migliorie
La critica di Kostantino si estende anche alla politica cittadina e alla gestione delle risorse. Nonostante le continui elogi sulla bellezza della metro di Napoli e le numerose promesse per miglioramenti, i servizi essenziali continuano a mancare. "È inutile rispondere ai tweet di Elon Musk vantandoci della metro più bella del mondo se non siamo in grado di offrire un servizio dignitoso ai nostri concittadini", conclude con amarezza.
Un Appello alla Città di Napoli
Il giovane napoletano esprime un senso di vergogna e rassegnazione, dichiarando che appena avrà la possibilità, lascerà la città. "Questo fallimento mi ha tolto anche la forza di lottare e indignarmi", afferma mestamente, lanciando un accorato appello alle autorità competenti affinché prendano sul serio la questione della mobilità urbana.
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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui
Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.
Dettagli sull’omicidio
Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.
Ipotesi sulla dinamica del delitto
Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.
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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano
Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.
Dettagli dell’incidente
Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.
Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.
Interventi d’emergenza
Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.
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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia
Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.
Confessione del Reoconfesso
Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.
I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.
Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni
Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.
Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.
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