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Grave 34enne precipita per 20 metri dal Tifata: ricoverato
34enne Trasportato in Elicottero al Cardarelli: Secondo Incidente Coinvolge Turisti Inglesi a Bomerano
Un 34enne precipita 20 metri durante un’escursione sul Monte Tifata
Un uomo di 34 anni, residente a San Prisco, è caduto per circa 20 metri mentre era in escursione con la sua compagna sul Monte Tifata, provincia di Caserta. L’incidente è avvenuto nel primo pomeriggio di oggi, precisamente intorno alle 14.30. Il giovane è inciampato e, per cause ancora da determinare, è finito in un burrone. La caduta è stata attenuata da alcuni arbusti che hanno rallentato la discesa. La compagna, visibilmente sotto shock, ha immediatamente allertato soccorsi chiedendo aiuto ad alcuni amici, che hanno contattato il 118.
Il ferito trasportato in elicottero al Cardarelli
Il Soccorso Alpino e Speleologico della Campania è intervenuto prontamente su richiesta del 118. L’elisoccorso 118 di Napoli è giunto sul posto e ha sbarcato al verricello sia l’equipe medica che un elisoccorritore CNSAS. Dopo aver stabilizzato il ferito, il personale ha provveduto a imbarellarlo. Successivamente, il 34enne è stato recuperato e trasferito a bordo dell’elicottero all’Ospedale Cardarelli. Anche un’ambulanza del 118 e la Polizia di Stato sono intervenute per effettuare i rilievi necessari sull’incidente.
Secondo incidente a Bomerano coinvolge turisti inglesi
Poco dopo, intorno alle 16.50, un secondo incidente ha avuto luogo nelle vicinanze di Bomerano. Due turisti inglesi, un uomo e una donna, che stavano scendendo verso Praiano, hanno perso l’orientamento e uno di loro è scivolato, riportando lievi ferite. Essendo finiti in una zona impervia e scoscesa, i turisti hanno contattato direttamente il CNSAS per chiedere aiuto. Sfinito e senza acqua, uno dei due ha accusato un malore, presumibilmente a causa del caldo e della mancanza di preparazione. Una squadra del CNSAS, assieme all’elisoccorso 118 di Salerno, ha individuato e recuperato i due escursionisti, trasportandoli successivamente all’Ospedale Ruggi di Salerno.
Conclusioni
Questi incidenti sottolineano l’importanza di essere ben preparati e consapevoli dei rischi quando si partecipa a escursioni in montagna. Le squadre di soccorso hanno dimostrato ancora una volta l’efficacia del loro intervento, ma la prudenza rimane fondamentale per prevenire tali incidenti.
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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui
Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.
Dettagli sull’omicidio
Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.
Ipotesi sulla dinamica del delitto
Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.
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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano
Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.
Dettagli dell’incidente
Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.
Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.
Interventi d’emergenza
Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.
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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia
Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.
Confessione del Reoconfesso
Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.
I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.
Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni
Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.
Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.
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