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Orrore a Casalnuovo: Uomo Denunciato e Multato

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Orrore a Casalnuovo: Uomo Denunciato e Multato

Cagnolina Zaira Picchiata e Legata su un Balcone a Casalnuovo di Napoli: Le Immagini Scioccano il Web

La cagnolina Zaira ha vissuto momenti di terrore quando è stata picchiata e legata con una catena fuori da un balcone a Casalnuovo di Napoli. Grazie alla prontezza dei passanti che hanno documentato l’accaduto, il video è stato distribuito online, portando l’intervento dei carabinieri.

Segnalazione e Intervento delle Autorità

Un uomo è stato ripreso da alcune persone mentre aggrediva ripetutamente il suo cane sul balcone di casa, obbligandolo a rimanere all’aperto giorno e notte. I video, rapidamente diffusi sui social media, hanno provocato indignazione generale e hanno attirato l’attenzione delle autorità. L’episodio si è verificato nella notte tra il 9 e il 10 luglio a Casalnuovo di Napoli, nell’hinterland napoletano. Con i video virali che hanno invaso i feed di numerosissime persone, i carabinieri sono subito intervenuti dopo aver confermato la veridicità delle immagini.

Scoperta del Maltrattamento e Azione Legale

Gli accertamenti hanno rivelato che la cagnolina non era neppure dotata di microchip e che veniva costantemente tenuta legata con una catena, pratica vietata in Campania. Le autorità hanno così denunciato il proprietario del cane, un uomo di 35 anni, per maltrattamento di animali, mancata registrazione all’anagrafe canina, detenzione di animale alla catena e malgoverno di animali. Oltre alla denuncia, all’uomo è stata inflitta una multa di 900 euro.

Salvataggio della Cagnolina Zaira e Accoglienza

Dopo essere stata salvata, la cagnolina Zaira è stata affidata al comune di Casalnuovo di Napoli. Il comune ha poi trasferito Zaira al canile convenzionato "Fido e Felix" di Frattaminore, dove inizieranno presto le pratiche per l’adozione. Al momento del suo salvataggio, l’intero condominio ha accolto con un lungo applauso le forze dell’ordine e la cagnolina, manifestando solidarietà e supporto. Oltre ai carabinieri, anche la consigliera regionale di Demos-Europa Verde, Roberta Gaeta, e le Guardie zoofile della Lipu hanno seguito da vicino l’operazione.

Conclusione e Riflessioni

Questa tragica vicenda solleva un’importante riflessione sul trattamento degli animali e sulle leggi a loro protezione. Le immagini virali hanno giocato un ruolo cruciale nell’assicurare giustizia a Zaira, sottolineando l’importanza della denuncia e della sensibilizzazione riguardo al maltrattamento degli animali.

Chiamata all’Azione

È fondamentale continuare a sostenere le iniziative che promuovono il rispetto e il benessere degli animali, e denunciare qualsiasi forma di abuso o negligenza. Gli episodi come quello di Zaira non devono più ripetersi, e ognuno di noi può fare la differenza agendo con consapevolezza e senso di responsabilità.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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