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Reagisce alla rapina: 20enne ferito a colpi di pistola in piazza

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Reagisce alla rapina: 20enne ferito a colpi di pistola in piazza

Aggressione a Napoli: Giovane Ferito da Colpi di Pistola Durante un Tentativo di Rapina

La Squadra Mobile di Napoli è impegnata nelle indagini sul caso di un giovane napoletano di 20 anni, ferito da colpi di pistola durante quello che sembra essere stato un tentativo di rapina. Secondo la ricostruzione fornita dalla vittima, due criminali avrebbero sparato per ritorsione dopo il suo tentativo di resistere alla rapina.

Dettagli dell’Incidente

L’incidente è avvenuto in Piazza Guglielmo Pepe, situata tra Via Marina e Piazza Garibaldi a Napoli. La vittima, che si trovava sul suo scooter, è stata avvicinata dai due malviventi. Dopo aver opposto resistenza al tentativo di rapina, è stata colpita alla gamba sinistra da un proiettile. Nonostante la gravità della situazione, le condizioni del giovane non sono critiche; il 20enne è infatti stato prontamente soccorso e medicato presso il Pronto Soccorso dell’"Ospedale dei Pellegrini".

Intervento della Polizia

A seguito dell’arrivo al Pronto Soccorso, il personale sanitario ha immediatamente allertato una pattuglia dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Napoli. Gli agenti hanno preso in consegna il caso e hanno interrogato la vittima, la quale non è stata in grado di fornire dettagli precisi sui responsabili. La testimonianza si è limitata alla descrizione dell’evento: il tentativo di rapina, la sua resistenza e la conseguente aggressione.

Indagini in Corso

Le indagini sono ora nelle mani della Squadra Mobile della Questura di Napoli. Gli investigatori stanno attentamente valutando la versione dei fatti offerta dal giovane e stanno cercando di ottenere ulteriori informazioni tramite le registrazioni delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona. Questi filmati potrebbero rivelarsi fondamentali per identificare gli aggressori e chiarire le dinamiche dell’incidente.

Conclusioni

L’episodio ha destato grande preoccupazione nella comunità napoletana, evidenziando ancora una volta l’importanza della sicurezza cittadina. Le forze dell’ordine continuano a lavorare alacremente per fare luce su questo episodio e assicurare i responsabili alla giustizia.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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