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Scoperta nei vani ascensori del Bronx di Caivano

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Scoperta nei vani ascensori del Bronx di Caivano

Armi e proiettili sequestrati nel Bronx di Caivano e nel Rione De Gasperi di Ponticelli: scoperte e interventi dei carabinieri

Sequestri nel Bronx di Caivano

Nel cuore della notte, i carabinieri hanno effettuato una serie di perquisizioni e sequestri nel quartiere Bronx di Caivano, trovando un vasto arsenale nascosto nei vani degli ascensori delle palazzine popolari. Tra gli oggetti confiscati ci sono armi, proiettili, strumenti utilizzati dagli spacciatori di droga, targhe false e alcuni taser. Questi spazi comuni, spesso utilizzati per nascondere materiale illecito, sono stati nuovamente al centro dell’attenzione delle forze dell’ordine.

Materiale trovato e sequestrato

Durante le operazioni, i militari dell’Arma hanno recuperato dieci cartucce 9×21, due tirapugni e quattro targhe stampate a colori, probabilmente utilizzate per falsificare targhe legittime durante attività criminali. Allo stesso tempo, sono stati confiscati due dissuasori elettrici simili a taser, cinquanta munizioni a salve e un bilancino di precisione. Tutto questo materiale è stato rinvenuto nei vani ascensori e sequestrato.

Operazione parallela nel Rione De Gasperi di Ponticelli

Mentre i carabinieri operavano nel Bronx di Caivano, un’operazione simile si svolgeva nel Rione De Gasperi di Ponticelli. Qui, i militari hanno scoperto un muro appena costruito con cemento ancora fresco, all’interno di un solaio del Lotto 2. Nascoste nel muro, c’erano due pistole con matricola abrasa, entrambe perfettamente funzionanti: una di calibro 9×21 e una calibro 7×75. Inoltre, i carabinieri hanno trovato nove proiettili e 85 grammi di marijuana.

Accertamenti balistici e ulteriori indagini

Le armi recuperate verranno sottoposte ad approfonditi accertamenti balistici per determinare se siano state utilizzate in recenti fatti di cronaca. L’attività investigativa dei carabinieri continuerà in entrambe le località, al fine di garantire la sicurezza e smantellare le reti criminali operanti nei quartieri di Caivano e Ponticelli.

I proiettili sequestrati a Caivano

Le armi recuperate a Ponticelli

Le armi recuperate a Ponticelli

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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