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Napoli, 24enne colpita al petto da colpo vagante in casa

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Napoli, 24enne colpita al petto da colpo vagante in casa

Giovane Napoletana Ferita da Proiettile Vagante

Nella serata dell’11 luglio, una giovane di Napoli è stata condotta d’urgenza al "Ospedale dei Pellegrini" dopo essere stata colpita al petto da un proiettile mentre si trovava nella sua abitazione situata in zona Mercato. Attualmente la ragazza si trova in prognosi riservata, anche se i medici hanno dichiarato che non è in pericolo di vita.

Dinamica dell’Incidente

La vittima, una ragazza di 24 anni, ha dichiarato che il colpo che l’ha raggiunta sembrava vagante, insinuandosi nel suo appartamento senza alcun preavviso né motivo apparente. Questo incidente ha generato una grande preoccupazione nella comunità locale, sollevando interrogativi sulla sicurezza della zona.

Indagini in Corso

La Squadra Mobile della Questura di Napoli ha avviato un’indagine per far luce su ciò che è realmente accaduto. La giovane donna ha raggiunto autonomamente il Pronto Soccorso, dove è stata soccorsa e ricoverata. Gli investigatori stanno analizzando la sua versione dei fatti, che al momento è l’unico elemento a disposizione. Secondo il suo racconto, ha sentito improvvisamente il dolore del proiettile penetrarle nel petto mentre era dentro casa e non ha ulteriori informazioni riguardo all’eventuale autore dello sparo.

Intervento delle Forze dell’Ordine

Al Pronto Soccorso è immediatamente intervenuta una pattuglia del commissariato Montecalvario, che sta collaborando con la Squadra Mobile per raccogliere ogni possibile evidenza e testimonianza. L’obiettivo principale è identificare rapidamente il responsabile e capire le circostanze che hanno portato a questo atto di violenza.

Clima di Preoccupazione nella Comunità

L’accaduto ha scatenato un clima di ansia e preoccupazione tra i residenti del quartiere Mercato. La possibilità che un proiettile vagante possa ferire una persona innocente nel proprio domicilio sottolinea un problema di sicurezza che necessita di essere tempestivamente affrontato dalle autorità competenti.

Conclusione

Mentre le indagini proseguono, cresce l’attesa per ottenere una risposta chiara su quanto avvenuto. Nel frattempo, le misure di sicurezza nella zona potrebbero essere rafforzate, in attesa che le autorità riescano a individuare chi abbia sparato il proiettile e perché.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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