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Attentato a Donald Trump raffigurato nel presepe napoletano
L’attentato a Donald Trump in Pennsylvania
La cronaca dell’attentato
Il 13 luglio 2024, Donald Trump, candidato alla presidenza degli Stati Uniti, è stato vittima di un attentato in Pennsylvania. La notizia ha scosso il mondo politico e fatto rapidamente il giro del globo. Trump è stato ferito da un proiettile che lo ha colpito all’orecchio destro mentre era circondato dalla sua scorta. Questo grave episodio ha portato a una serie di discussioni sulla sicurezza dei candidati presidenziali e sui rischi che corrono durante la campagna elettorale.
San Gregorio Armeno: la tradizione napoletana
A Napoli, precisamente nei vicoli di San Gregorio Armeno, è ormai tradizione integrare figure attuali e di grande rilevanza nel presepe, affiancandole ai personaggi tradizionali. Dal mondo dello sport a quello delle arti, passando per la politica, gli artigiani napoletani dimostrano velocità e creatività nell’includere le ultime novità. Non sorprende, quindi, che anche l’attentato a Donald Trump sia già stato rappresentato in una statuina, realizzata dall’abile artigiano Marco Ferrigno.
La statuina di Trump insanguinato
La statuina di Trump, che mostra l’ex presidente americano insanguinato, con il braccio alzato e circondato da due membri della sua scorta, è una rappresentazione potente e immediata dell’attentato. Questo particolare pezzo ha attirato l’attenzione di molti visitatori e curiosi, diventando un simbolo di quanto avvenuto e della rapidità con cui l’artigianato napoletano riesce a riflettere eventi di attualità.
Le dichiarazioni dell’artigiano
Marco Ferrigno, l’artigiano autore della statuina, ha espresso il suo disappunto per il clima di violenza che avvolge il mondo attuale. "Questo clima non mi piace affatto. Ormai il buon senso non riesce a governare il mondo. L’inconcepibile e anacronistico attentato che mette in pericolo la nostra vera e unica ricchezza, la democrazia, è un gesto vigliacco e deprecabile", ha dichiarato Ferrigno, riflettendo un sentimento di rabbia e frustrazione comune a molti dopo l’attacco a Trump.
Conclusione
L’attentato a Donald Trump e la successiva rappresentazione nell’arte presepiale napoletana sottolineano l’importanza della reattività culturale in tempi di crisi. La statuina di San Gregorio Armeno non è solo un’opera d’arte, ma anche un monito, un simbolo che denuncia la violenza e celebra la resilienza della democrazia.
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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui
Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.
Dettagli sull’omicidio
Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.
Ipotesi sulla dinamica del delitto
Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.
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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano
Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.
Dettagli dell’incidente
Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.
Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.
Interventi d’emergenza
Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.
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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia
Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.
Confessione del Reoconfesso
Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.
I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.
Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni
Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.
Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.
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