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Tragedia al Santobono di Napoli: Ospedale in lutto
La Comunità Medica di Napoli in Lutto: Ci Ha Lasciati il Dottor Massimo Abate
Napoli è in lutto per la scomparsa del professor Massimo Abate, rinomato oncologo pediatrico e già direttore del reparto di Oncologia Pediatrica dell’ospedale Santobono. La notizia è stata comunicata direttamente dall’ospedale pediatrico napoletano attraverso un post sui social media.
Un Addio Commosso da Parte dell’Ospedale Santobono
Il Santobono, attraverso un lungo e sentito messaggio, ha espresso il proprio cordoglio per la prematura scomparsa del professor Abate. "Ci stringiamo al dolore della moglie Ivana, dei figli Federico e Alessia e di tutta la famiglia per la prematura perdita del caro Massimo Abate, già direttore della Uoc di Oncologia Pediatrica, professionista di grande competenza e umanità", si legge nel post. La notizia ha toccato il cuore di molti, facendo emergere l’affetto e la stima che il medico aveva accumulato nel corso della sua carriera.
Un Medico Amato dai Suoi Pazienti e Dalle Loro Famiglie
La dedizione e l’umanità del dottor Abate emerge anche dalle parole con cui il post dell’ospedale prosegue: "Per salutarti, Massimo, abbiamo scelto una foto che ti ritrae felice, lo scorso anno, tra i tuoi bambini. Quelli che hai curato, protetto, accolto e seguito proprio come se fossi un padre." La foto rappresenta un simbolo dell’amore e dell’impegno che Abate ha riversato sui suoi piccoli pazienti. Le testimonianze di stima e affetto da parte delle mamme dei bambini che ha curato sono un tributo toccante al suo valore non solo come medico, ma anche come uomo.
Un’Eredità di Amore e Dedizione
Il messaggio di cordoglio dell’ospedale Santobono si conclude con parole piene di speranza e gratitudine: "Lasci ai tuoi figli il testamento più bello che possa esistere: l’amore e la vita che hai seminato e che, grazie a te, continuerà a fiorire nel tempo. Hai lasciato un progetto ed una visione che sarà nostro compito portare avanti nel tuo ricordo ma soprattutto nel segno da te solcato." La comunità medica di Napoli e tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscere il professor Abate si impegneranno a mantenere viva la sua straordinaria eredità.
Il dottor Massimo Abate lascia un vuoto incolmabile, ma anche un ricordo indelebile nel cuore di chi ha avuto l’opportunità di lavorare al suo fianco e di chi ha beneficiato della sua immensa professionalità e umanità. La sua figura rimarrà per sempre un faro di speranza e amore nel mondo della medicina pediatrica.
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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui
Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.
Dettagli sull’omicidio
Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.
Ipotesi sulla dinamica del delitto
Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.
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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano
Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.
Dettagli dell’incidente
Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.
Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.
Interventi d’emergenza
Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.
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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia
Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.
Confessione del Reoconfesso
Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.
I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.
Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni
Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.
Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.
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