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Lunga e travagliata storia della nuova Linea 6 di Napoli

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Lunga e travagliata storia della nuova Linea 6 di Napoli

Trasporto Pubblico a Napoli: Inaugurazione della Linea 6 della Metropolitana

Storia dell’ex Ltr e Tram Sprint: La Trasformazione in Linea 6

Il trasporto pubblico napoletano è stato oggi arricchito con l’inaugurazione della Linea 6 della metropolitana, grazie al sindaco Gaetano Manfredi, nel luglio 2024. Questo progetto ha avuto una storia travagliata e lunga, iniziando come Ltr – Linea tramviaria di Napoli – trasformandosi poi in una metropolitana che collega Fuorigrotta a Chiaia.

Le Origini del Progetto e il Tram Sprint

Negli anni Ottanta, il progetto iniziale fu avviato con grandi ambizioni e prevedeva un "treno leggero" di superficie, simile a un tram piuttosto che alla classica metropolitana. Ribattezzato "Tram Sprint", il progetto subì pesanti ridimensionamenti dopo lo scandalo di Tangentopoli che coinvolse anche molte opere pubbliche napoletane, rallentandone i lavori.

Antonio Bassolino, ex sindaco di Napoli, racconta nel suo libro "Napoli, Italia" le difficoltà affrontate per riprendere il progetto interrotto: "Un’opera ferma da anni, con 300 operai in cassa integrazione. Era necessario modificare e cambiare il progetto per riprenderlo in considerazione."

Il Lungo Percorso fino all’Inaugurazione

Dopo molte contrattazioni e grazie alla collaborazione dei sindacati e dei lavoratori, il progetto ripartì con un nuovo obiettivo: trasformare la vecchia Ltr in una linea metropolitana, parte del più ampio circuito cittadino. Nel 2007 furono aperte quattro fermate iniziali da Mostra a Mergellina, ma i lavori furono rallentati da un incidente significativo: la talpa utilizzata per scavare la galleria si bloccò sotto via Piedigrotta. In seguito, il crollo di Palazzo Guevara di Bovino alla Riviera di Chiaia segnò un altro stop ai lavori.

La Linea 6 Oggi: Collegamenti e Prospettive Future

Finalmente, dopo trent’anni, la Linea 6 è operativa. Collega piazza Municipio con Chiaia e Fuorigrotta, includendo stazioni come Mostra, Augusto, Lala, Mergellina, Arco Mirelli, San Pasquale, Chiaia e Municipio. La linea, lunga 6 chilometri, copre il percorso in soli 15 minuti e sarà inizialmente attiva dalle 7:00 alle 15:30 con 5 treni in servizio. Entro il 2025, Hitachi Rail fornirà ulteriori 22 nuovi treni per potenziare il trasporto.

La stazione Municipio permette l’interscambio con la Linea 1 della metropolitana e con la funicolare Centrale, facilitando anche l’accesso a traghetti e aliscafi per le isole. La Linea 6 interseca diverse altre linee di trasporto, incluse la linea Cumana e la linea 2 della metropolitana, migliorando significativamente la mobilità urbana.

La Bellezza delle Stazioni della Linea 6

Oltre alla funzionalità del trasporto, le stazioni della Linea 6 sono vere e proprie gallerie d’arte, arricchite da opere di noti artisti. La stazione di San Pasquale, progettata dall’architetto italo-sloveno Boris Podrecca, è un omaggio al rapporto tra Napoli e il mare, nonché una celebrazione del filosofo Benedetto Croce nel 150esimo anniversario della sua nascita.

Le nuove stazioni, con il loro design sofisticato e opere d’arte esposte, non solo migliorano l’esperienza di viaggio, ma rendono la metropolitana di Napoli un esempio di come l’infrastruttura urbana possa intersecarsi con arte e cultura.


Ottimizza il tuo utilizzo della Linea 6 della Metropolitana di Napoli per godere di un sistema di trasporto efficiente, moderno e culturalmente arricchente. Per ulteriori dettagli e aggiornamenti, attiva le notifiche e resta informato sulle nuove iniziative del trasporto pubblico a Napoli.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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