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Salerno all’aeroporto Costa d’Amalfi: taxi 50€, più del volo
Controversie a Salerno: Tariffe Taxi Aerportuali di 50 Euro Suscitano Proteste
La città di Salerno è attualmente al centro di polemiche a causa della tariffa elevata dei taxi diretti verso l’aeroporto Costa d’Amalfi. I passeggeri devono pagare una corsa di 50 euro, un costo che in alcuni casi supera il prezzo di un biglietto aereo.
L’Aeroporto Costa d’Amalfi e le Tariffe Controverse
Una corsa in taxi dalla città di Salerno fino all’aeroporto Costa d’Amalfi, situato tra Bellizzi e Pontecagnano, costa 50 euro. Questo aeroporto ha riaperto recentemente dopo essere stato inattivo per diversi anni. Inaugurato per voli civili nel 2008, lo scalo era diventato praticamente inutilizzato pochi anni dopo. Questa tariffa elevata ha sollevato numerose proteste, tanto che il sindaco Enzo Napoli ha chiesto un incontro con il presidente della Provincia per discutere la possibilità di ridurre i prezzi dei taxi da e per l’aeroporto. Tuttavia, ha dichiarato che questo problema non rientra nelle competenze dell’amministrazione comunale, poiché l’aeroporto è situato in comuni della provincia cilentana, lontano dal capoluogo salernitano.
Problemi per i Passeggeri: Distanza e Pochi Trasporti
La recente riapertura dell’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi ha portato alla luce diversi problemi per i passeggeri. Molti lamentano l’eccessiva distanza dai principali centri cui l’aeroporto dovrebbe servire; ad esempio, Salerno dista ben 20 chilometri. Inoltre, c’è una scarsità di opzioni di trasporto pubblico nelle vicinanze, fatta eccezione per l’autostrada A2 Salerno-Reggio Calabria, il cui svincolo di Montecorvino Pugliano-Pontecagnano Sud dista appena 3 chilometri dall’aeroporto.
Il Servizio di Collegamento Via Autobus
Dal 11 luglio 2024, è stato introdotto un servizio di collegamento autobus chiamato Salerno Airlink, gestito da Busitalia Campania. Questo servizio collega la stazione ferroviaria di Salerno con l’aeroporto, offrendo 26 corse settimanali attive dalle 6 del mattino fino alle 20 di sera, con un tempo di percorrenza di circa 40 minuti. Si sta già pensando a un futuro prolungamento del servizio ferroviario urbano di Salerno, ma attualmente questo progetto è solo in fase di pianificazione.
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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui
Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.
Dettagli sull’omicidio
Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.
Ipotesi sulla dinamica del delitto
Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.
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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano
Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.
Dettagli dell’incidente
Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.
Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.
Interventi d’emergenza
Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.
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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia
Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.
Confessione del Reoconfesso
Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.
I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.
Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni
Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.
Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.
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