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Costo: 1,2 miliardi di euro

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Costo: 1,2 miliardi di euro

Il sarcasmo di De Luca contro Meloni su Bagnoli preoccupa meno della frattura ormai ampia tra il presidente della Campania e il sindaco di Napoli Manfredi.

### Il Sarcasmo di De Luca sull’Accordo Bagnoli

Vincenzo De Luca, noto per il suo sarcasmo, ha colto l’occasione per un sottile affondo riguardo al patto firmato tra il Governo e il Comune di Napoli per l’ex area siderurgica di Bagnoli. Il patto è stato siglato il 15 luglio tra il sindaco Gaetano Manfredi e la premier Giorgia Meloni. Nonostante i recenti tensioni, l’incontro tra il Presidente della Regione Campania e il presidente del Consiglio dei ministri si è svolto senza apparenti frizioni, caratterizzato da battute e sorrisi di cortesia. A sorpresa, Meloni ha invitato De Luca a salire sul palco insieme al sindaco e al ministro del Sud, Raffaele Fitto, per la foto conclusiva dell’evento. E De Luca ha commentato ironicamente: «Mi hanno chiamato anche a fare una fotografia alla fine. È la fotografia più costosa del mondo: mi costa 1,2 miliardi di euro. Come il Salvator Mundi di Leonardo da Vinci».

Da sinistra: De Luca, Fitto, Meloni, Manfredi

### Il Prezzo dell’Accordo

De Luca ha ironizzato sulla cifra di 1,2 miliardi di euro, somma che Palazzo Chigi ha promesso di stanziare per il completamento del progetto Bagnoli. Tuttavia, il governatore della Campania contesta che tali fondi siano in realtà tolti dalla disponibilità della Regione.

### Crescente Frattura con Manfredi

Mentre i contrasti tra Meloni e De Luca sono ormai consueti, preoccupa sempre di più la frattura tra il governatore regionale e il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. Le frecciatine di De Luca verso Manfredi sono all’ordine del giorno. Recentemente, in occasione dell’inaugurazione della Linea 6 della metropolitana, il sindaco aveva richiesto più fondi alla Regione per il Trasporto Pubblico Locale (TPL), sottolineando che l’ANM, azienda del Comune, trasporta il 40% dei viaggiatori in Campania.

### Risposta di De Luca al Sindaco di Napoli

A tale richiesta, De Luca ha risposto seccamente: «Come direbbe il ministro Fitto, non c’è nessuna legge che ci obbliga. Noi finanziamo già per il 60% il trasporto pubblico locale. In questo caso, l’aumento dei costi di gestione è di 6 milioni di euro. Noi abbiamo finanziato il 50% di questi 6 milioni perché siamo a metà anno. Per quel che ci riguarda, più di quello che stiamo facendo è impossibile».

### Lo Scontro sui Fondi Fsc

Infine, De Luca ha lanciato un’ulteriore stoccata a Manfredi riguardo allo sblocco dei fondi Fsc destinati alla Campania: «Si sente la Regione quando deve dare i soldi, invece quando bisogna combattere per avere i fondi per il Sud c’è il vuoto».

### Conclusione

La situazione politica in Campania si fa sempre più tesa, e mentre il sarcasmo di De Luca su Meloni può apparire come un episodio isolato, la crescente frattura con il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi rischia di avere conseguenze più serie per il futuro della regione e della città di Napoli.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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