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Capitale Italiana del Libro 2025: 6 città campane in gara, tra cui Ischia
Venti Città Italiane in Gara per il Titolo di Capitale Italiana del Libro 2025
Venti città italiane si contendono il prestigioso titolo di Capitale Italiana del Libro 2025. Tra queste, ben sei provengono dalla Campania.
Le Città Candidate e il Processo di Selezione
Oggi, il Ministero della Cultura ha annunciato che 20 città italiane hanno presentato la loro candidatura per diventare la Capitale Italiana del Libro 2025. Dalla Campania sono arrivate sei proposte: Benevento, Casalnuovo di Napoli, Ischia (Napoli), Sorrento, Mercogliano, e Sant’Andrea di Conza. Il bando di partecipazione si è chiuso l’8 luglio scorso, data entro cui i comuni hanno dovuto inviare le loro domande complete di dossier alla Direzione Generale Biblioteche e Diritto d’autore del Ministero.
La Giuria e i Criteri di Selezione
Entro il 30 novembre 2024, la giuria selezionerà una città da proporre al Ministro della Cultura come Capitale Italiana del Libro 2025. Questo riconoscimento prevede che per l’intero anno la città eletta diventi un centro nevralgico di eventi legati al libro e alla lettura, contribuendo così alla crescita culturale e all’inclusione sociale. La città vincitrice riceverà un contributo di 500 mila euro dal Ministero della Cultura, guidato da Gennaro Sangiuliano.
Precedenti Vincitori e Città in Concorso
La Campania non viene premiata da qualche anno. I precedenti titoli sono andati a Chiari (Brescia) nel 2020, Vibo Valentia in Calabria nel 2021, Ivrea in Piemonte nel 2022, e Genova nel 2023. Taurianova, in Calabria, detiene il titolo per il 2024. Oltre alle città campane, le altre candidate sono Butera (Cl), Castel Bolognese (Ra), Chioggia (Ve), Cuneo, Gallipoli (LE), Grottaferrata (RM), Latina, Macchiagodena (IS), Mantova, Mistretta (ME), Palombara Sabina (RM), Subiaco (RM), Terni, e Velletri (RM).
La Commissione e il Processo di Valutazione
Secondo la nota del Ministero della Cultura, la selezione della Capitale Italiana del Libro 2025 sarà affidata a una giuria composta da cinque esperti indipendenti dal settore della cultura e dell’editoria, scelti annualmente dal Ministero stesso. La commissione, affiancata da una segreteria tecnica, selezionerà fino a 10 progetti finalisti. I rappresentanti delle città finaliste saranno invitati a un incontro per una presentazione pubblica e un approfondimento del dossier.
Per ulteriori aggiornamenti e dettagli, è possibile visitare la pagina ufficiale di Fanpage.
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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui
Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.
Dettagli sull’omicidio
Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.
Ipotesi sulla dinamica del delitto
Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.
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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano
Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.
Dettagli dell’incidente
Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.
Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.
Interventi d’emergenza
Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.
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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia
Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.
Confessione del Reoconfesso
Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.
I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.
Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni
Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.
Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.
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