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Chi sono gli avvocati Mario Valiante e Wilma Fezza, morti a Eboli
Mario Valiante e Wilma Fezza sono le due vittime dell’incidente tragico che si è verificato sull’A2 Salerno-Reggio Calabria, nei pressi dello svincolo di Eboli. Noti avvocati del Foro di Salerno, i due erano molto stimati per la loro dedizione alla professione forense.
### La dinamica dell’incidente e le vittime
Questa mattina sull’A2 Salerno-Reggio Calabria, all’altezza dello svincolo per Eboli in direzione Salerno, si è verificato un incidente mortale. Le vittime sono Mario Valiante, di 65 anni, e Wilma Fezza, di 64 anni, entrambi avvocati molto noti nel foro di Salerno e coniugi. Al momento dell’incidente, viaggiavano a bordo di un’Audi quando un camion, ribaltandosi, li ha travolti, causando feriti anche tra altri automobilisti. Mario Valiante era inoltre il fratello di Gianfranco Valiante, politico di lungo corso e ex sindaco di Baronissi.
### Il cordoglio del mondo politico
La notizia della tragedia ha suscitato numerosi messaggi di cordoglio, anche dal mondo della politica. Vincenzo Napoli, sindaco di Salerno, ha espresso il proprio dolore e quello dell’amministrazione civica, ricordando gli avvocati Wilma Fezza e Mario Valiante per il loro impegno professionale e la dedizione al bene comune nei vari incarichi istituzionali svolti. Il sindaco ha definito la loro scomparsa “una perdita gravissima per tutti noi e per quanti li hanno conosciuti e amati”.
### Le reazioni della comunità locale
Francesco Morra, sindaco di Pellezzano, dove risiedevano Mario Valiante e Wilma Fezza, ha dichiarato che “è impossibile trovare le parole giuste per rappresentare il dolore di tutta la nostra comunità.” In questo momento difficile, il sindaco ha rivolto le sue condolianze alla famiglia, estendendo un pensiero di vicinanza al fratello Gianfranco Valiante. Ha inoltre espresso auguri di pronta guarigione a tutte le altre persone coinvolte nel tragico incidente.
### Una perdita incolmabile
La scomparsa di Mario Valiante e Wilma Fezza lascia un vuoto profondo in tutta la comunità di Salerno e Pellezzano. Entrambi erano molto apprezzati non solo per la loro professionalità, ma anche per la loro umanità e il rigore con cui affrontavano questioni giuridiche e politiche. La tragica fine dei due avvocati rappresenta una perdita enorme per tutti coloro che li conoscevano e ammiravano.
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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui
Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.
Dettagli sull’omicidio
Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.
Ipotesi sulla dinamica del delitto
Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.
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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano
Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.
Dettagli dell’incidente
Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.
Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.
Interventi d’emergenza
Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.
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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia
Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.
Confessione del Reoconfesso
Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.
I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.
Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni
Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.
Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.
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