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Senza biglietto attraversa binari e morde addetto alla security
Un giovane di 21 anni è stato arrestato presso la stazione di Napoli dopo aver tentato di prendere un treno senza biglietto e aver morso un operatore che cercava di fermarlo. Il tentativo di fuga e l’aggressione hanno generato momenti di tensione e alla fine l’intervento della polizia ferroviaria si è concluso con l’arresto del ragazzo.
### L’episodio alla Stazione Centrale di Napoli
Nel pomeriggio di ieri, la Stazione Centrale di Napoli è stata teatro di un episodio di violenza che ha seminato il panico. Un giovane di 21 anni aveva deciso di salire su un treno senza avere il biglietto necessario. Per eludere i controlli, il giovane è saltato tra i binari, mettendo a rischio la propria vita e quella degli altri. Quando un operatore della sicurezza ferroviaria ha tentato di fermarlo, è stato aggredito e morso al braccio.
### Intervento della Polizia Ferroviaria
Gli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Ferroviaria Campania, che erano di pattuglia presso la stazione di Napoli Centrale, sono subito intervenuti in risposta alle urla provenienti dall’area dei binari. Il grido d’allarme era stato lanciato dall’operatore delle Ferrovie dello Stato aggredito dal giovane senza biglietto. Grazie alla pronta reazione degli agenti, è stato possibile bloccare il giovane dopo una breve ma intensa colluttazione.
### Conseguenze legali per il 21enne
Una volta catturato, il 21enne – di origine egiziana e con precedenti di polizia – è stato arrestato. Ora dovrà rispondere delle accuse di lesioni personali, oltraggio e resistenza a Pubblico Ufficiale e incaricato di pubblico servizio. La situazione avrebbe potuto degenerare ulteriormente se non fosse stato per l’intervento tempestivo delle forze dell’ordine.
### L’operatore aggredito: danni e testimonianza
L’operatore aggredito dall’imputato ha subito un forte spavento oltre alle lesioni causate dal morso ricevuto sul braccio. Nonostante il trauma fisico e psicologico, le sue condizioni non sono gravi. L’incidente ha comunque messo in evidenza i pericoli che gli operatori della sicurezza ferroviaria affrontano quotidianamente nel tentativo di mantenere l’ordine nelle stazioni ferroviarie.
### La sicurezza nelle stazioni: una priorità
Quanto accaduto alla Stazione Centrale di Napoli sottolinea l’importanza delle misure di sicurezza e il ruolo cruciale svolto dagli operatori e dalle forze dell’ordine. La prevenzione e la gestione rapida delle situazioni di emergenza sono fondamentali per garantire la sicurezza di tutti i viaggiatori e il corretto funzionamento del servizio ferroviario.
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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui
Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.
Dettagli sull’omicidio
Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.
Ipotesi sulla dinamica del delitto
Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.
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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano
Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.
Dettagli dell’incidente
Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.
Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.
Interventi d’emergenza
Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.
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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia
Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.
Confessione del Reoconfesso
Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.
I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.
Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni
Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.
Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.
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