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Incendio a Monte Sant’Angelo: evacuati studenti e docenti

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Incendio a Monte Sant’Angelo: evacuati studenti e docenti

Incendio nei pressi dell’Università di Monte Sant’Angelo: Evacuazione di Studenti e Docenti

Un incendio è divampato vicino all’Università di Monte Sant’Angelo, provocando l’evacuazione di studenti e professori. Una vistosa colonna di fumo nero è visibile in tutta Fuorigrotta.

L’Incendio e l’Evacuazione Immediate

L’incidente ha avuto luogo nei pressi dell’Università di Monte Sant’Angelo a Napoli, nel quartiere di Fuorigrotta. L’Ateneo, parte integrante della vasta rete dell’Università Federico II, ha immediatamente messo in atto le procedure di evacuazione. Gli studenti e i docenti sono stati fatti uscire rapidamente dai vari dipartimenti per garantire la loro sicurezza. La situazione è resa ancora più drammatica dal fatto che l’incendio è scoppiato durante un violento temporale, con forti piogge che stanno battendo su Napoli.

Dettagli sull’Incidente

Al momento non è chiaro quale sia l’edificio specifico in cui si è sviluppato l’incendio. Tuttavia, la colonna di fumo scuro è ben visibile anche all’esterno del complesso universitario. Questo rende evidente la gravità della situazione e l’urgenza delle operazioni di soccorso.

Sicurezza e Operazioni di Soccorso

Finora, non ci sono notizie di feriti, ma la nuvola di fumo ha destato molta preoccupazione tra i residenti della zona. Un residente ha scritto su Facebook: "A pochi passi da casa, un’enorme nuvola di fumo si alza nei pressi della sede di Monte Sant’Angelo dell’Università degli studi di Napoli – Federico II. Si sentono le sirene, credo, dei pompieri". Le sirene, presumibilmente dei vigili del fuoco, sono chiaramente udibili, indicando che le operazioni di soccorso sono in pieno svolgimento.

L’Impatto sull’Università e la Comunità

L’incendio interessa principalmente i dipartimenti scientifici ed economici dell’Università di Monte Sant’Angelo. La situazione è monitorata da vicino dalle autorità locali e universitarie. La sicurezza degli studenti e del personale è la priorità assoluta, e sono in corso tutte le misure necessarie per controllare il rogo e prevenire ulteriori danni.

Conclusione e Aggiornamenti

La situazione è in evoluzione e ulteriori dettagli saranno forniti man mano che emergono nuove informazioni. Il rispetto delle procedure di sicurezza e l’efficienza delle operazioni di soccorso saranno cruciali per minimizzare l’impatto dell’incidente.

Assicuratevi di seguire gli aggiornamenti per ulteriori dettagli su questo evento critico.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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