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Minaccia suicida per occupare casa dopo morte inquilino: intervengono i vigili

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Minaccia suicida per occupare casa dopo morte inquilino: intervengono i vigili

Tenta di Occupare un Appartamento Comunale: Dramma Sventato Dagli Agenti

Un uomo ha provato a occupare un appartamento comunale appena liberato per il decesso dell’inquilino. All’intervento della polizia, ha minacciato il suicidio tagliandosi le vene.

Il Tentativo di Occupazione

Un dramma sfiorato a Napoli, in via Antonio Villari nel quartiere Materdei, dove un uomo ha tentato di occupare un appartamento comunale insieme alla figlia minorenne, subito dopo la morte dell’occupante legittimo. L’immobile, che appartiene al Comune di Napoli, era stato recentemente sigillato dalle autorità locali, ma l’uomo ha forzato i sigilli e si è insediato nella casa. All’arrivo degli agenti della Polizia Locale, la situazione ha preso una piega drammatica: l’uomo ha minacciato di togliersi la vita e ha iniziato a tagliarsi l’avambraccio sinistro.

La Prontezza degli Agenti

Fortunatamente, l’intervento tempestivo degli agenti ha evitato il peggio. Gli agenti sono riusciti a contenere la fuoriuscita di sangue e a tranquillizzare sia l’uomo che sua figlia. Dopo aver prestato le prime cure, l’uomo è stato trasportato all’ospedale Vecchio Pellegrini per ricevere le cure necessarie per le ferite autoinflitte. Anche la figlia è stata assistita e tranquillizzata dagli operatori.

Immagine di repertorio

Conseguenze Legali

L’uomo è stato denunciato per occupazione abusiva, danneggiamento e violazione dei sigilli. Durante il sopralluogo, gli agenti hanno anche sequestrato gli strumenti utilizzati per forzare l’accesso all’appartamento. Dopo aver messo nuovamente in sicurezza l’immobile, con nuovi sigilli, la Polizia Locale ha avviato le procedure legali previste per questo tipo di reati.

Il Fenomeno delle Occupazioni Abusive

Il caso mette in luce un problema diffuso a Napoli, dove le abitazioni comunali spesso diventano bersaglio di tentativi di occupazione abusiva subito dopo che gli inquilini originali lasciano l’appartamento, spesso per decesso. Le autorità locali sono costantemente impegnate nel prevenire e sventare tali occupazioni, cercando di garantire che le proprietà comunali vengano allocate in modo legittimo e secondo le necessità della comunità.

Prevenzione e Sicurezza

Questo episodio sottolinea l’importanza di rafforzare le misure di prevenzione e sicurezza per proteggere le proprietà comunali e garantire un utilizzo corretto e legale delle risorse abitative destinate ai cittadini. Continueremo a monitorare la situazione e a fornire aggiornamenti su eventuali sviluppi.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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