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Morti e feriti nel crollo della “Vela Celeste” a Scampia

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Morti e feriti nel crollo della “Vela Celeste” a Scampia

Il drammatico crollo alla Vela Celeste di Scampia ha causato la perdita di due vite: Roberto Abbruzzo, 28 anni, e Margherita della Ragione, 35 anni. In aggiunta, ci sono 13 persone ferite, tra cui una 25enne in condizioni critiche.

Le vittime identificate del crollo

Le due vittime del crollo del ballatoio della Vela Celeste di Scampia sono state identificate come Roberto Abbruzzo, 28 anni, un macellaio locale, sposato e padre di una bambina piccola, e Margherita Della Ragione, una donna di 35 anni. Una giovane di 25 anni si trova ancora in gravi condizioni all’ospedale Cardarelli. Anche altre due donne sono state trasferite nello stesso ospedale, ma le loro condizioni non sembrano essere così critiche da mettere in pericolo la vita. Tra gli altri feriti, un uomo di 28 anni è stato portato all’ospedale San Paolo di Fuorigrotta, mentre due donne di 35 e 54 anni sono attualmente al Pronto Soccorso del Cardarelli con lesioni meno gravi. Anche dei bambini, con età che vanno dai 2 agli 8 anni, sono tra i ricoverati. Il bilancio totale del tragico evento è quindi di 2 morti e 13 feriti.

Il sindaco Manfredi si esprime: “Ora è il momento del dolore”

Un punto stampa è previsto a Palazzo San Giacomo alle 12, seguito da un incontro in Prefettura alle 12.30. Nel frattempo, Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, ha espresso il suo cordoglio. Manfredi è stato presente sul luogo del crollo durante la notte:

“Siamo profondamente addolorati per la tragedia che si è verificata stanotte nella Vela Celeste di Scampia. Ho seguito personalmente le operazioni di soccorso e insieme al Prefetto sono andato sul posto per valutare la situazione e offrire la nostra vicinanza alla popolazione colpita. I nostri servizi sociali stanno fornendo assistenza ai residenti e i tecnici stanno completando i rilievi di sicurezza. Questo è il momento del dolore per chi ha perso la vita e della speranza per chi è rimasto ferito, soprattutto per i bambini. Tuttavia, voglio ribadire subito che il nostro progetto di riqualificazione delle Vele non si fermerà. L’impegno per Scampia sarà ancora più forte di prima.”

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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