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800 Persone da Sistemare

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800 Persone da Sistemare

Drammatico Crollo alla Vela Celeste di Scampia: Problemi di Sicurezza e Sfollati

Un devastante crollo ha colpito la Vela Celeste di Scampia, bloccando chi era in casa al momento dell’incidente. Le evacuazioni necessarie pongono un enigma su dove alloggiare le persone sfollate.

La Tragedia alla Vela Celeste

Poco dopo le dieci e mezzo di sera, un corridoio di ferro della Vela Celeste di Scampia, il più popolato tra quelli rimasti, ha ceduto. Questa struttura, che accoglie circa 800 persone in attesa di nuove case nell’ambito del progetto "Re-Start Scampia," ha visto crollare una sezione del corridoio di ferro. Questo corridoio attraversava tutti i piani dei blocchi delle Vele, conducendo alle varie abitazioni.

Architettura e Cause del Crollo

Nata con l’idea di ricreare i "vicoli" napoletani in enormi palazzoni di cemento armato alti 14 piani, la Vela ha mostrato la sua fragilità al terzo piano. Un pezzo del corridoio di ferro ha ceduto, crollando su quello del secondo piano, che a sua volta ha crollato sul primo piano, causando il crollo totale nell’area dei garage nei seminterrati. Questo crollo ha travolto almeno 13 persone; tra queste, un ragazzo di appena 28 anni, lavoratore di una macelleria, è deceduto sul colpo. Attualmente si contano due vittime accertate e sette bambini feriti, di cui uno in codice rosso, ricoverato all’Ospedale Santobono.

Interventi Immediati e Sicurezza

Le forze dell’ordine e i Vigili del Fuoco sono immediatamente accorsi per mettere in sicurezza la zona. Nicola Nardella, presidente della VIII Municipalità, dichiarato: "Il crollo è stato a catena, la dinamica andrà accertata bene, non sono in grado ora di individuare i motivi del crollo, il bilancio è gravissimo." È in corso un cantiere sulla Vela Celeste volto a rafforzare le strutture fatiscenti del piano terra e i varchi di accesso.

Sgombero e Sistemi di Sicurezza

Gli abitanti che erano in casa al momento del crollo non possono uscire finché non sarà costruito un percorso di sicurezza. Nardella ha esposto che "bisogna fare delle verifiche strutturali per capire qual è il percorso di sicurezza per far uscire le persone dalle case."

Gestione dell’Emergenza e Accoglienza

La situazione alla Vela Celeste è surreale con un grande numero di abitanti tenuti a distanza dalle forze dell’ordine e chi è in casa in attesa di istruzioni. "Stiamo parlando di circa 800 persone," spiega Nardella. Sul posto sono giunti anche il sindaco Gaetano Manfredi e il prefetto Nicola Di Bari, impegnati nell’attuazione del piano di evacuazione e accoglienza. La complessità logistica per trovare un alloggio per così tante persone è alta, e le decisioni prenderanno in considerazione gli esiti degli accertamenti strutturali dei Vigili del Fuoco.

Notte di Tensione per Gli Abitanti

Gli abitanti hanno trascorso una notte di angoscia e incredulità. Molti sono stati costretti a dormire in macchina o presso parenti. Il magistrato di turno e la polizia Scientifica hanno raggiunto il sito intorno all’1:30 per valutare un possibile sequestro dell’area, lasciando in sospeso se l’intero edificio o solo una parte sarà vincolata. Le risposte a queste domande saranno fondamentali per comprendere la portata dell’emergenza e le conseguenze per le famiglie coinvolte.

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A Forio d’Ischia sono nate 90 tartarughe marine, il nido sulla spiaggia era sotto sorveglianza da 50 giorni

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A Forio d’Ischia sono nate 90 tartarughe marine, il nido sulla spiaggia era sotto sorveglianza da 50 giorni

Schiuse le Uova delle Tartarughe sulla Spiaggia della Chiaia a Ischia

Nel cuore della notte, le uova del nido scoperto a inizio luglio sulla spiaggia della Chiaia si sono schiuse. Le tartarughe appena nate si sono subito dirette verso il mare, sotto gli occhi affascinati di numerosi curiosi e dei volontari che hanno sorvegliato il nido per settimane.

La Sorveglianza del Nido a Forio d’Ischia

Il nido, sorvegliato per 50 giorni, era stato individuato quando una caretta caretta fu vista scavare nella sabbia prima di ritornare in mare. La scorsa notte, più di 90 tartarughe sono nate e hanno intrapreso la loro avventura verso l’oceano. L’evento è stato seguito da numerosi spettatori, incuriositi dal presidio organizzato dall’Area Marina Protetta Regno di Nettuno e coordinato dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn.

Altri Avvistamenti sull’Isola

Il nido era stato scoperto il 3 luglio scorso su una delle spiagge più frequentate dell’isola d’Ischia. Alcuni operatori ecologici avevano notato una tartaruga scavare nella sabbia, deporre oltre cento uova e poi ritornare in mare. Da quel momento, l’area era stata recintata e sorvegliata 24 ore su 24 dai volontari fino alla schiusa avvenuta la scorsa notte tra le due e le quattro. Tre anni fa, nella stessa zona, altre 25 uova si erano schiuse, ma le piccole tartarughe, confuse dalle luci dell’illuminazione pubblica, si erano dirette verso la strada. Furono salvate da un bagnino che le riportò in mare con un pedalò.

Recenti schiuse sono avvenute anche sulla spiaggia libera di Casamicciola, dove tre settimane fa sono nate altre 50 tartarughe. L’isola di Ischia ha visto un’attività simile anche nel luglio 2022, quando una sessantina di tartarughine emersero dalla sabbia nella baia di San Montano.

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Camion sottratto con 400 kg di amianto rinvenuto in una vecchia discarica a Pianura

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Camion sottratto con 400 kg di amianto rinvenuto in una vecchia discarica a Pianura

L’autocarro rubato, originario della provincia di Caserta, è stato recuperato dalla Polizia Locale nell’ex discarica di Pianura.

Ritrovamento e indagini

Un camion rubato, carico di lastre di amianto, è stato scoperto abbandonato nell’ex discarica di Pianura. Il veicolo, scomparso nei giorni scorsi dalla provincia di Caserta, conteneva circa 400 kg di amianto. L’unità specialistica investigativa ambientale ed emergenze sociali (I.A.E.S.), comandata dal Maggiore Gabriele Salomone, con il supporto dell’Unità Operativa Soccavo, sta conducendo le indagini.

Acquisiti i filmati delle telecamere presenti sul posto, le forze dell’ordine cercano di individuare i responsabili del reato. Secondo le ipotesi, è possibile che le lastre siano state rimosse dal tetto di un edificio nel Casertano e caricate illegalmente sul veicolo rubato per evitare i costi di smaltimento legali.

Sequestro e smaltimento

L’operazione fa parte delle iniziative della Polizia Locale di Napoli per contrastare i reati ambientali. Sia il camion che i rifiuti sono stati sequestrati e l’amianto è stato messo in sicurezza tramite una ditta specializzata per prevenire danni alla salute pubblica. Il regolare smaltimento, tuttavia, sarà a carico dei contribuenti.

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Autorimesse lasciano auto dei clienti su strisce blu: sanzioni fino a 5mila euro

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Autorimesse lasciano auto dei clienti su strisce blu: sanzioni fino a 5mila euro

Sanzionate autorimesse private nelle strade del centro storico di Napoli: per insegne abusive e utilizzo illegale degli stalli del Comune. Le multe possono arrivare fino a 5mila euro.

Controlli sulle autorimesse nel centro storico

A Napoli, le auto dei clienti delle autorimesse private vengono parcheggiate sulle strisce blu e bianche del Comune. La Guardia di Finanza e la Polizia Locale hanno recentemente multato diversi garage privati nel centro storico della città. Le verifiche, condotte su strade molto frequentate da residenti e turisti, hanno sanzionato autorimesse in via Niccolò Tommaseo, via Depretis, via San Bartolomeo e via Maio di Porto. Complessivamente, per violazioni come insegne pubblicitarie abusive e altre irregolarità, sono state emesse 16 contestazioni amministrative, con sanzioni che arrivano fino a 5mila euro.

Operazione congiunta contro l’abusivismo

L’operazione, che rientra negli sforzi per combattere l’abusivismo, ha visto la collaborazione tra il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli e il personale della Polizia Locale. Le verifiche si sono concentrate sulle autorimesse del centro storico, eseguite nella giornata di mercoledì 14 agosto 2024. Alla fine delle ispezioni, 16 violazioni amministrative sono state contestate ai titolari degli esercizi, con sanzioni potenziali fino a 5mila euro. In particolare, sono state riscontrate l’uso di insegne e tabelloni pubblicitari irregolari e l’occupazione abusiva degli stalli comunali per aumentare i guadagni con il parcheggio di ulteriori veicoli dei clienti.

Durante gli interventi, sono stati identificati anche 4 lavoratori in “nero”, di cui 3 percettori di assegno di inclusione, impiegati nelle ore più calde del giorno per procacciare clienti ai margini delle strade.

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