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L’ex l’ha perseguitata per 18 mesi

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L’ex l’ha perseguitata per 18 mesi

La Drammatica Vicenda di Federica: L’Arresto dell’Ex Fidanzato dopo Anni di Violenze

La storia tormentata di Federica, raccontata per la prima volta da Fanpage.it nel 2023, è tornata sotto i riflettori qualche settimana fa, quando il padre della giovane donna ha scritto una lettera aperta al sindaco di Bacoli. Con questa lettera, ha voluto richiamare l’attenzione sulle persecuzioni che sua figlia continuava a subire.

La Fine di un Incubo per Federica

Federica, una 35enne residente a Bacoli, in provincia di Napoli, ha vissuto un incubo durato oltre un anno e mezzo a causa delle persecuzioni del suo ex fidanzato. Questo uomo, dopo aver subito una relazione violenta per circa 10 anni, è stato finalmente arrestato dai carabinieri. La tragica storia di Federica è emersa per la prima volta nell’estate del 2023, quando Fanpage.it ha riportato che la donna aveva denunciato l’ex fidanzato dopo essere stata colpita con un pugno in pieno volto durante una discussione.

Le Denunce senza Effetto

Nonostante le denunce e l’attenzione mediatica, non c’è stata alcuna tregua nell’incubo di Federica. L’ex fidanzato ha continuato a perseguitarla, pedinarla e minacciarla incessantemente, soprattutto tra la fine di giugno e l’inizio di luglio di quest’anno. La giovane ha sporto circa 20 denunce nell’arco di un anno e mezzo, ma nessuna di queste ha portato a un provvedimento concreto.

L’Appello del Padre e l’intervento del Sindaco

La drammatica situazione di Federica ha portato suo padre a scrivere una lettera aperta al sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione. Questa lettera, che il sindaco ha poi condiviso sui suoi canali social, ha posto di nuovo la vicenda sotto i riflettori della cronaca, rafforzando l’urgenza di un intervento a protezione della giovane donna.

La Speranza del Mobile Angel

L’attenzione mediatica ha portato a una mossa positiva: due settimane fa, i carabinieri hanno fornito a Federica un Mobile Angel, uno smartwatch progettato specificamente per le donne vittime di violenza. Questo dispositivo permette di allertare immediatamente le forze dell’ordine con la semplice pressione di un tasto, offrendo così un aiuto rapido in caso di pericolo.

L’Arresto dell’Ex Fidanzato

Il climax di questa terribile vicenda è stato nelle scorse ore, quando l’ex fidanzato di Federica è stato finalmente arrestato. Questo arresto rappresenta un epilogo tanto atteso e apre la possibilità di un futuro più sicuro per Federica, consentendole di iniziare un nuovo capitolo della sua vita lontano dalle persecuzioni e violenze subite.

Federica e la sua famiglia possono ora sperare in giorni migliori, liberi dalla paura e dalle continue minacce che le hanno afflitto per oltre un decennio. L’attenzione mediatica e il supporto delle autorità hanno finalmente portato a una conclusione giusta, anche se tardiva, di questa dolorosa vicenda.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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