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Anziana truffata a Vico Equense: rubati gioielli e risparmi, 2 arresti

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Anziana truffata a Vico Equense: rubati gioielli e risparmi, 2 arresti

Arrestati Due Giovani per Truffe agli Anziani: Restituiti Gioielli e Risparmi Sottratti

Due giovani uomini, rispettivamente di 22 e 26 anni, già noti per precedenti penali, sono stati arrestati dai carabinieri per truffa. Gli oggetti preziosi e i risparmi sottratti sono stati restituiti all’anziana vittima.

Truffe agli Anziani in Aumento Durante l’Estate

Le truffe ai danni degli anziani continuano inesorabilmente, specialmente durante la stagione estiva, periodo in cui le vittime risultano particolarmente vulnerabili. La Penisola Sorrentina si conferma una delle mete preferite dai truffatori. Di recente, un’anziana di 78 anni residente a Vico Equense è stata derubata dei suoi gioielli e dei risparmi di una vita. I responsabili, due giovani uomini, sono stati arrestati dalle forze dell’ordine.

Il Copione della Truffa: Fingendosi Carabinieri

La vittima, identificata come la signora Maria, è stata contattata dai truffatori che, fingendosi carabinieri, le hanno raccontato che sua nipote era rimasta coinvolta in un incidente e che era necessario un ingente somma di denaro per evitare il carcere. Disperata e credendo di salvare la nipote, Maria ha consegnato ai malviventi i suoi gioielli e i risparmi, per un valore complessivo di oltre 10mila euro.

Arresto e Restituzione del Bottino

I carabinieri, già sulle tracce dei truffatori grazie a numerose segnalazioni di cittadini preoccupati, sono intervenuti prontamente. Dopo aver raccolto la descrizione dei malviventi dalla vittima, i militari si sono recati alla stazione EAV di Vico Equense. Qui hanno individuato due giovani che corrispondevano perfettamente alla descrizione fornita dalla signora Maria. Perquisiti, i due sono stati trovati in possesso dei gioielli e del denaro rubati. Immediatamente arrestati, il bottino è stato restituito alla 78enne vittima della truffa.

Conclusioni

Le truffe agli anziani rappresentano un problema crescente, specialmente nei periodi in cui le vittime sono più vulnerabili. Questo caso di Vico Equense sottolinea l’importanza della vigilanza da parte delle forze dell’ordine e della comunità nel denunciare e prevenire tali atti criminali. Gli arresti effettuati e la restituzione del maltolto alla signora Maria sono un esempio positivo di come la collaborazione e l’attenzione possano portare a risultati concreti.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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