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Sequestrati 6 furgoni dei panini sul Lungomare di Napoli

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Sequestrati 6 furgoni dei panini sul Lungomare di Napoli

Blitz della Polizia Locale di Napoli: Sequestri e Chiusure per i Furgoni dei Panini sul Lungomare

La Polizia Locale di Napoli ha effettuato un’operazione mirata al controllo dei furgoni che vendono panini lungo il Lungomare, risultata in sei sequestri amministrativi e quattro sospensioni di attività a causa di carenze igienico-sanitarie.

Operazione sul Lungomare: Obiettivi e Collaborazione

La massiccia operazione svolta sul Lungomare di Napoli aveva l’obiettivo di garantire la salute pubblica e il rispetto delle normative vigenti. Gli agenti della Polizia Locale, in collaborazione con personale medico e veterinario dell’ASL Napoli 1 Centro e tecnici di Abc ed Enel, hanno passato al setaccio i furgoni che si trovano tra piazza Vittoria, viale Dohrn e largo Sermoneta. Diverse violazioni sono emerse durante i controlli, portando al sequestro amministrativo di sei furgoni e alla sospensione dell’attività per carenze igienico-sanitarie per quattro di essi.

Mancanza di Autorizzazioni e Condizioni Igieniche

I sei furgoni dei panini sequestrati non erano in possesso della SCIA, la certificazione indispensabile per operare legalmente. Nei quattro furgoni per cui è stata decisa anche la sospensione dell’attività, sono stati trovati 15 chili di prodotti alimentari conservati in condizioni igienico-sanitarie inaccettabili. Oltre agli alimenti, sono state sequestrate tutte le attrezzature presenti nei furgoni.

Dichiarazioni delle Autorità

Antonio De Iesu, assessore alla Legalità e alla Polizia Locale del Comune di Napoli, ha dichiarato: "Prosegue l’azione di ripristino, in sinergia con l’Assessore al Commercio Teresa Armato, delle condizioni di legalità nell’area del Lungomare, Via Caracciolo e Viale Dohrn. Questa iniziativa è iniziata con la chiusura dei chioschi ed è proseguita con controlli e applicazioni di sanzioni amministrative nei confronti dei pub itineranti che si erano trasformati illegittimamente in postazioni fisse."

Conclusione

L’operazione sul Lungomare rappresenta un passo importante per il Comune di Napoli nel garantire il rispetto delle normative igienico-sanitarie e di esercizio commerciale. La collaborazione tra vari enti e la determinazione delle autorità locali hanno reso possibile un intervento efficace, finalizzato alla tutela della sicurezza alimentare e del decoro urbano.


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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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