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Prigionieri in casa: anche qui tutto può crollare

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Prigionieri in casa: anche qui tutto può crollare

Il Crollo alla Vela Celeste di Scampia: Una Comunità Abbandonata

26 Luglio 2024
13:42

La Vela Rossa di Scampia è destinata all’abbattimento, ma al suo interno vivono ancora centinaia di persone in condizioni di degrado. Anche questa struttura è ora a rischio.

Centinaia di Abitanti in Condizioni di Degrado

Le Vele di Scampia, simbolo del quartiere, ospitano centinaia di residenti che vivono in condizioni estreme. Il recente crollo del ballatoio alla Vela Celeste, che ha provocato tre morti e numerosi bambini feriti, ha aumentato la paura e l’urgenza di interventi.

Vita Quotidiana nelle Vele

Le Vele di Scampia dovrebbero accogliere migliaia di persone, includendo anche numerosi occupanti abusivi. Durante la nostra visita alla Vela Rossa, molti residenti ammettono che, se avessero avuto altre opzioni, avrebbero evitato di vivere in queste condizioni.

Una Vita in Bilico

Una delle storie più rappresentative è quella di una donna che vive al primo piano e che da un mese non può uscire di casa insieme ai suoi tre bambini. La passerella d’ingresso è così deteriorata che deve essere coperta da una porta di legno. "Non possiamo permetterci di ripararla, il solo stipendio di mio marito non basta", racconta la donna.

Testimonianze di Abitanti e Influencer

Emanuela, una giovane abitante della Vela Rossa, ha reso la sua esperienza nota su TikTok, dove condivide le difficoltà quotidiane di vivere in queste strutture. "È un continuo adattarsi, non vivere. La paura è sempre presente", dice Emanuela.

Emanuela, nota TikToker

Paura e Consapevolezza

La struttura della Vela Rossa, così fatiscente, fa crescere il timore tra i residenti. "Guarda quella scalinata, se crolla ucciderà qualcuno", osserva uno degli abitanti.

Una scala all'interno della Vela Rossa

Abbandono e Rabbia

Molti abitanti sono nati in queste strutture e si sentono abbandonati. "Ci trattano peggio degli animali", affermano. Alcuni cercano di mantenere la loro casa in sicurezza con l’aiuto dei vicini, ma la maggioranza vive nella paura costante che qualcosa possa crollare.

Una Periferia Dimenticata

"Napoli centro è tenuta bella per i turisti, ma la periferia è abbandonata", è il sentimento comune tra i residenti delle Vele. Un grido di aiuto che chiama a una soluzione definitiva.

La situazione nelle Vele di Scampia necessita di un intervento urgente e decisivo per garantire una vita dignitosa ai suoi abitanti.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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