Ultime Notizie
80% di umidità con temperature a 40 gradi
Allerta Ondate di Calore in Campania dal 28 al 31 luglio
Dal 28 al 31 luglio, la Campania sarà colpita da un’ondata di caldo intenso. La Protezione Civile ha emesso un’allerta per temperature percepite vicino ai 40 gradi e umidità che potrebbe raggiungere l’80%.
Quattro Giorni di Caldo Estremo
Per quattro giorni consecutivi, da domenica 28 a mercoledì 31 luglio, Napoli e tutta la regione Campania saranno sotto un’allerta di criticità. Le previsioni indicano che domenica ci saranno temperature più alte di 3-5 gradi rispetto alla media stagionale. Nei giorni successivi, il divario si amplierà ulteriormente con temperature superiori alla media del periodo di ben 4-6 gradi.
Condizioni Meteo Avverse
La temperatura percepita potrebbe quasi toccare i 40 gradi. L’umidità notturna e serale sarà particolarmente elevata, con indici che potrebbero superare il 70-80%. Questo rende il clima ancora più insopportabile e rischioso per la salute.
Raccomandazioni della Protezione Civile
Evitare Uscite nelle Ore Più Calde
La Protezione Civile della Campania consiglia di evitare di uscire durante le ore più calde della giornata. È fortemente sconsigliata l’esposizione diretta al sole e lo svolgimento di attività fisica all’esterno.
Limitare gli Spostamenti e Mantenersi Idratati
È importante limitare al minimo gli spostamenti in auto. Rimanere costantemente idratati e arieggiare tutti gli ambienti domestici sono pratiche essenziali per evitare colpi di calore.
Precauzioni per le Fasce di Popolazione a Rischio
Particolare attenzione deve essere prestata ai cardiopatici, agli anziani, ai bambini e ai soggetti a rischio. Inoltre, è fondamentale non trascurare la salute degli animali domestici.
Interventi delle Autorità Locali
La Protezione Civile invita le autorità locali a mettere in atto tutte le procedure necessarie per monitorare e proteggere le fasce più deboli della popolazione durante questa ondata di calore.
Conclusione
Questi quattro giorni di caldo intenso richiedono la massima cautela da parte di tutti. Seguire le raccomandazioni della Protezione Civile potrà aiutare a minimizzare i rischi per la salute e garantire un periodo più sicuro per tutti.
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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui
Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.
Dettagli sull’omicidio
Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.
Ipotesi sulla dinamica del delitto
Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.
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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano
Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.
Dettagli dell’incidente
Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.
Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.
Interventi d’emergenza
Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.
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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia
Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.
Confessione del Reoconfesso
Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.
I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.
Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni
Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.
Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.
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