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Il piccolo Raffaele dona i suoi giocattoli ai bimbi sfollati

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Il piccolo Raffaele dona i suoi giocattoli ai bimbi sfollati

Il Crollo alla Vela Celeste di Scampia: Il Gesto Altruistico di un Bambino

27 Luglio 2024

Alle 16:51 del 27 luglio 2024, Scampia è stata teatro di un evento tragico: il crollo della Vela Celeste. Tuttavia, nel mezzo di questa catastrofe, emergono atti di straordinaria umanità. Uno di questi è il gesto di un bambino del quartiere, Raffaele, che ha deciso di donare i suoi giocattoli ai piccoli sfollati.

Raffaele e il Suo Gesto Altruista

Nei giorni successivi al crollo, molti cittadini hanno offerto il loro aiuto alle centinaia di persone costrette a lasciare le proprie abitazioni. Tra questi, un contributo particolarmente commovente viene da Raffaele, un giovane residente del quartiere. Raffaele ha deciso di donare i suoi giocattoli ai bambini ospitati nel Centro Gelsomina Verde, coetanei che hanno perso tutto a causa della tragedia che ha causato la morte di tre persone.

La Lettera di Raffaele: Una Testimonianza di Solidarietà

La storia di Raffaele è stata condivisa dal deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha pubblicato anche una lettera del piccolo sui social. In questa lettera, Raffaele esprime la sua tristezza per i bambini senza casa e la volontà di aiutarli attraverso il dono dei suoi giocattoli. La lettera recita: "Mi dispiace tanto pensare a tutti quei bambini che sono rimasti senza casa e che in questo momento sono così tristi. Ho pensato di dividere con loro i miei giocattoli perché anch’io voglio aiutarli in qualche modo e spero di vederli sorridere. Mi auguro che questi personaggi tengano loro compagnia come hanno fatto con me. Vi voglio bene, anche se ancora non vi conosco."

Le Parole di Supporto di Borrelli

Il deputato Borrelli ha lodato il gesto di Raffaele come un esempio che tutta l’Italia dovrebbe seguire. Ha sottolineato la necessità di una campagna di solidarietà nazionale per aiutare le famiglie colpite da questa tragedia. "Abbiamo fatto visita alle famiglie delle vittime con Ciro Corona del centro Gelsomina Verde. Queste famiglie stanno vivendo momenti molto drammatici, hanno bisogno del sostegno di tutti noi. Mi auguro che ci sia una grande risposta da parte di tutta Napoli e di tutta Italia, seguendo l’esempio del piccolo Raffaele," ha dichiarato Borrelli.

Il Supporto del Centro Gelsomina Verde

Anche Ciro Corona, del Centro Gelsomina Verde, ha commentato la situazione degli sfollati e il gesto di Raffaele. Attualmente, il centro sta ospitando 39 persone, di cui 15 bambini. "Dopo l’emergenza dei generi di prima necessità, ora stiamo affrontando un’emergenza sociale. Questi bambini stanno perdendo il diritto all’infanzia," ha detto Corona. Ha enfatizzato l’importanza di sostenere queste famiglie con ogni mezzo disponibile e di come gesti altruistici, come quello di Raffaele, possano avere un impatto positivo e contagioso.

Conclusione: Un Invito alla Solidarietà

La storia di Raffaele e della tragedia della Vela Celeste è un potente richiamo alla solidarietà umana. In situazioni di emergenza come questa, ogni gesto di generosità conta e può fare la differenza. È fondamentale mantenere alta l’attenzione e offrire tutto il supporto possibile alle famiglie colpite. Seguiamo l’esempio di Raffaele e dimostriamo che, insieme, possiamo superare anche i momenti più difficili.

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

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Aggressione con coltello nei pressi della stazione centrale, arrestati due individui

Un tragico evento ha sconvolto la notte di Napoli: un cittadino del Gambia è stato gravemente ferito durante un litigio in via Nazionale, nei pressi di piazza Garibaldi. Purtroppo, l’uomo è morto poco dopo a seguito delle ferite riportate.

Dettagli sull’omicidio

Secondo i primi rapporti, un uomo è stato ucciso nella notte a coltellate in via Nazionale, nel cuore di Napoli, tra piazza Nazionale e la stazione centrale. La Polizia di Stato è rapidamente intervenuta e ha intercettato due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio. Attualmente, la posizione dei sospettati è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi sulla dinamica del delitto

Dalle prime ricostruzioni sembra che l’omicidio sia avvenuto durante una lite tra cittadini extracomunitari. La vittima, originaria del Gambia, è deceduta poco dopo l’aggressione. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante un ferimento conseguente a una disputa, ma purtroppo non sono riusciti a salvare l’uomo.

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

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Bambina di 8 anni deceduta a Giugliano

Grave incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, lungo la Domitiana: una Smart con a bordo 4 persone, una donna, le sue due figlie minorenni e un uomo, si è ribaltata. Una bambina di 8 anni è deceduta, mentre sua sorella di 16 anni è rimasta ferita.

Dettagli dell’incidente

Questa mattina, una tragica fatalità si è verificata a Giugliano in Campania, provincia di Napoli. I quattro, a bordo di una Smart Fortwo, stavano percorrendo la Domitiana quando l’auto, per ragioni ancora sconosciute, si è ribaltata. Nell’auto c’erano quattro persone: la bambina di otto anni, che è morta sul colpo, sua sorella di 16 anni, che è stata portata in ospedale con sospette fratture, la madre, anch’essa trasportata immediatamente al Pronto Soccorso e ricoverata in osservazione, e il compagno della madre, che guidava la vettura, riportando solo lievi escoriazioni.

Il tratto stradale è stato chiuso temporaneamente per permettere i rilievi e il successivo ripristino della carreggiata. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i carabinieri per effettuare gli accertamenti necessari.

Interventi d’emergenza

Dopo l’incidente, il soccorso è stato tempestivo. Le autorità hanno subito chiuso il tratto stradale colpito per garantire l’accessibilità alle squadre di emergenza e ai mezzi di ripristino della carreggiata. I carabinieri si sono impegnati a raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le cause dell’incidente e per garantire la sicurezza della zona.

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

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Inchieste su 30 anziani assistiti da Mario Eutizia

Mario Eutizia, un uomo di 47 anni, ha confessato l’omicidio di quattro anziani che erano sotto la sua cura. Rimane in carcere con la dichiarazione: “Mi sono consegnato per essere aiutato a non uccidere”. Le indagini ora si estendono su circa 30 anziani che ha accudito negli ultimi dieci anni.

Confessione del Reoconfesso

Mario Eutizia, originario di Napoli, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta dopo l’inizio delle indagini sulle sue dichiarazioni. L’uomo ha confessato di aver ucciso quattro anziani, dichiarando che il suo intento era quello di “alleviare le sofferenze” di coloro che aveva in cura. Secondo le dichiarazioni del pm, Eutizia si sente come un “angelo della morte”, qualcuno che trova una sorta di realizzazione nel togliere la vita a persone sofferenti.

I primi due omicidi recenti riguardano Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati lo scorso marzo, e Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023. I restanti due omicidi, che risalgono a circa dieci anni fa, sono avvenuti a Latina, ma mancano dettagli più specifici.

Dettagli dell’arresto e delle dichiarazioni

Eutizia, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo ha spiegato di essersi consegnato volontariamente con l’intento di ricevere aiuto per “non uccidere più”. Accompagnato dai suoi avvocati, ha rivelato che prima di costituirsi è rimasto senza un posto dove andare e ha trascorso due giorni su una panchina a piazza Carlo Terzo a Napoli.

Il legale di Eutizia, Gennaro Romano, ha dichiarato che il suo assistito è una persona fragile e affetta da gravi patologie, scoperte dopo un’operazione a seguito di un infarto durante un soggiorno lavorativo in Georgia. Anche se le sue azioni sono state tragiche, non è emersa una volontà omicidiaria, bensì un atto di quello che lui definisce “pietas”.

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